Si tratta dell’ imponente Abbazia dei Benedettini, costruita proprio a ridosso del porticciolo ed affacciata direttamente sul mare. La leggenda narra di una nobildonna di Salerno che, mentre stava annegando nel fiume Sele, venne miracolosamente salvata da San Vito che le avrebbe chiesto di far traslare il suo corpo nel castrum polymnianense in Puglia. Le reliquie sante resero prospero il luogo sacro e fu cosi fondata l’abbazia, con tutta probabilità nel X secolo, ad opera di una comunità di monaci basiliani a cui seguirono, nell’XI secolo, i monaci benedettini. La storia dell’edificio ebbe però una vita travagliata, in quanto nei secoli successivi si succedettero vari domini e vi si insidiarono anche i monaci francescani che resero il luogo meta di pellegrinaggi. Bisogna arrivare nel XIX secolo per trovare un po’ di pace: dopo la soppressione degli ordini monastici, infatti, il monastero fu inglobato nel palazzo marchesale dei Tavassi-La Greca.
San Vito a Polignano a mare
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Massimo Danza
Che fossi un creativo pubblicitario lo hanno capito subito. Nel freddo inverno del 1965 nasco con 24 giorni di ritardo. In quasi un mese tutti chiedono di me, tutti si domandano come mai, tutti mi aspettano incuriositi. Realizzo così il mio primo teaser. La grande curiosità, la voglia di conoscere e l’istinto innato di esplorare mi porta a muovere i primi passi già a 7 mesi. La comunicazione sembro averla nel sangue perchè a 10 mesi già parlo. A 7 anni mostro di saper usare l’ambient marketing, il nonconventional e il flash-mob: in piazza Duomo, a Firenze, sparo al massimo il volume della radiolina e ballo; alla fine si abbasso i pantaloni per mostrarmi come il David di Michelangelo. A 10 anni invento il mio smartphone: allargo pollice e mignolo della mano destra e telefono ai miei amici. Poi unisco il pollice con l'indice delle due mani, inquadro, scatto foto e salvo i file nella mia memoryhead. A 12 anni sono già social: quando incontro gli amici condivido le mie esperienze, le spiego in modo dettagliato come fossero foto e tutti mi dicono ’mi piace’. Poi ho studiato, ho affinato le tecniche, ho fatto esperienza e dal 1989 lavoro e continuo a scrivere storie di successo insieme alle aziende per le quali lavoro. Qualche volta ho anche la pretesa di insegnare le cose che so e di raccontare con entusiasmo la mia esperienza. Visualizza tutti gli articoli di Massimo Danza