Da 27 anni lavoro con i linguaggi della comunicazione pubblicitaria per aiutare le aziende a vendere meglio. Creo strategie di comunicazione social, web e advertising classico per imprenditori e professionisti con lo scopo di avvicinare clienti e conquistare la loro fiducia. L’esperienza nell’advertising classico la applico alle grandi potenzialità dei nuovi media per costruire un'immagine di marca chiara e inequivocabile che alimenta la propensione all'acquisto. Inoltre, quello che so, lo metto a disposizione per attività di formazione.
Riflessioni a raccolta – 326
Certamente abbiamo una nostra personalità e un chiaro orientamento verso la positività o la negatività.
Ma il nostro atteggiamento viene influenzato dalle persone che frequentiamo.
Per esempio, se l’orientamento medio dei soggetti con i quali ci relazioniamo più spesso é verso l’ottimismo, tenderemo ad essere più ottimisti e al contrario se tende verso il pessimismo saremo orientati ad essere più pessimisti.
Personalmente ho vissuto sulla mia pelle il ‘condizionamento’ fino a qualche anno fa in negativo. Nel campo lavorativo facevo parte di una società in cui c’era un clima mediamente pessimistico. Emergeva più spesso il concetto del bicchiere mezzo vuoto e quindi trionfava una visione più negativa della vita.
Da qualche anno, per scelta, lavoro a contatto con persone portate più spesso a vedere il bicchiere mezzo pieno. Vivo in un clima meno teso e più disteso che mi influenza e mi orienta mediamente in una visione più positiva della vita e del futuro.
Pubblicato da
Massimo Danza
Che fossi un creativo pubblicitario lo hanno capito subito. Nel freddo inverno del 1965 nasco con 24 giorni di ritardo. In quasi un mese tutti chiedono di me, tutti si domandano come mai, tutti mi aspettano incuriositi. Realizzo così il mio primo teaser. La grande curiosità, la voglia di conoscere e l’istinto innato di esplorare mi porta a muovere i primi passi già a 7 mesi. La comunicazione sembro averla nel sangue perchè a 10 mesi già parlo. A 7 anni mostro di saper usare l’ambient marketing, il nonconventional e il flash-mob: in piazza Duomo, a Firenze, sparo al massimo il volume della radiolina e ballo; alla fine si abbasso i pantaloni per mostrarmi come il David di Michelangelo. A 10 anni invento il mio smartphone: allargo pollice e mignolo della mano destra e telefono ai miei amici. Poi unisco il pollice con l'indice delle due mani, inquadro, scatto foto e salvo i file nella mia memoryhead. A 12 anni sono già social: quando incontro gli amici condivido le mie esperienze, le spiego in modo dettagliato come fossero foto e tutti mi dicono ’mi piace’. Poi ho studiato, ho affinato le tecniche, ho fatto esperienza e dal 1989 lavoro e continuo a scrivere storie di successo insieme alle aziende per le quali lavoro. Qualche volta ho anche la pretesa di insegnare le cose che so e di raccontare con entusiasmo la mia esperienza.
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