Da 27 anni lavoro con i linguaggi della comunicazione pubblicitaria per aiutare le aziende a vendere meglio. Creo strategie di comunicazione social, web e advertising classico per imprenditori e professionisti con lo scopo di avvicinare clienti e conquistare la loro fiducia. L’esperienza nell’advertising classico la applico alle grandi potenzialità dei nuovi media per costruire un'immagine di marca chiara e inequivocabile che alimenta la propensione all'acquisto. Inoltre, quello che so, lo metto a disposizione per attività di formazione.
Riflessioni a raccolta – 391
Ma quando segui un programma sulla TV generalista, guardi gli spot pubblicitari durante i “consigli per gli acquisti?”.
Ormai, quelle poche volte che mi capita, ho sempre vicino a me lo smartphone che sblocco e consulto durante i minuti dedicati alla pubblicità.
E dalle ricerche emerge che lo fanno quasi tutti. Questo comportamento non può essere sottovalutato o peggio non considerato quando si pianifica una strategia di comunicazione.
Con questo non voglio dire che la pubblicità in TV è morta, ma che bisogna abbandonare l’idea della ‘interruzione’ per approdare al concetto di ‘interesse’ . Dobbiamo creare contenuti di valore per le persone che vogliamo intercettare e con le quali entriamo in relazione.
Fine del concetto di copertura e frequenza e inizio dell’approccio fondato sull’empatia.
Hai bisogno di una consulenza? Ecco il mio numero di telefono personale 348.3380088.
Pubblicato da
Massimo Danza
Che fossi un creativo pubblicitario lo hanno capito subito. Nel freddo inverno del 1965 nasco con 24 giorni di ritardo. In quasi un mese tutti chiedono di me, tutti si domandano come mai, tutti mi aspettano incuriositi. Realizzo così il mio primo teaser. La grande curiosità, la voglia di conoscere e l’istinto innato di esplorare mi porta a muovere i primi passi già a 7 mesi. La comunicazione sembro averla nel sangue perchè a 10 mesi già parlo. A 7 anni mostro di saper usare l’ambient marketing, il nonconventional e il flash-mob: in piazza Duomo, a Firenze, sparo al massimo il volume della radiolina e ballo; alla fine si abbasso i pantaloni per mostrarmi come il David di Michelangelo. A 10 anni invento il mio smartphone: allargo pollice e mignolo della mano destra e telefono ai miei amici. Poi unisco il pollice con l'indice delle due mani, inquadro, scatto foto e salvo i file nella mia memoryhead. A 12 anni sono già social: quando incontro gli amici condivido le mie esperienze, le spiego in modo dettagliato come fossero foto e tutti mi dicono ’mi piace’. Poi ho studiato, ho affinato le tecniche, ho fatto esperienza e dal 1989 lavoro e continuo a scrivere storie di successo insieme alle aziende per le quali lavoro. Qualche volta ho anche la pretesa di insegnare le cose che so e di raccontare con entusiasmo la mia esperienza.
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