Da 27 anni lavoro con i linguaggi della comunicazione pubblicitaria per aiutare le aziende a vendere meglio. Creo strategie di comunicazione social, web e advertising classico per imprenditori e professionisti con lo scopo di avvicinare clienti e conquistare la loro fiducia. L’esperienza nell’advertising classico la applico alle grandi potenzialità dei nuovi media per costruire un'immagine di marca chiara e inequivocabile che alimenta la propensione all'acquisto. Inoltre, quello che so, lo metto a disposizione per attività di formazione.
Storytelling
𝑹𝒊𝒇𝒍𝒆𝒔𝒔𝒊𝒐𝒏𝒊 𝒂 𝒓𝒂𝒄𝒄𝒐𝒍𝒕𝒂
I bravi comunicatori hanno compreso che é utile aggiungere ‘calore’ ad un contenuto professionale. Lo fanno attraverso l’utilizzo di elementi di forte empatia come le emozioni, la passione, le sfide vinte, il ricordo, il senso di appartenenza, l’integrità o il rispetto. Questi ingredienti producono una grande partecipazione emotiva nel pubblico che li osserva.
Ma lo storytelling, deve essere misurato, mai esagerato o replicato attraverso lo stesso clichè, perché rischia di apparire falso. Le persone più attente potrebbero notare il ripetersi della struttura narrativa.
Io che spesso su fb racconto episodi di quello che sento e vedo intorno a me quando cammino per strada, alcune volte evito di riportare l’episodio sui social. In alcuni racconti o foto postate mi è stato fatto notare che ‘capitano tutte a me’. Il ripetersi di questa struttura narrativa potrebbe farmi perdere un po’ di credibilità. E quindi alcune volte evito di raccontare. In questo caso io non forzo nulla, forse sono solo più curioso e attento nel cogliere le cose che mi succedono intorno. 😊
Che fossi un creativo pubblicitario lo hanno capito subito. Nel freddo inverno del 1965 nasco con 24 giorni di ritardo. In quasi un mese tutti chiedono di me, tutti si domandano come mai, tutti mi aspettano incuriositi. Realizzo così il mio primo teaser. La grande curiosità, la voglia di conoscere e l’istinto innato di esplorare mi porta a muovere i primi passi già a 7 mesi. La comunicazione sembro averla nel sangue perchè a 10 mesi già parlo. A 7 anni mostro di saper usare l’ambient marketing, il nonconventional e il flash-mob: in piazza Duomo, a Firenze, sparo al massimo il volume della radiolina e ballo; alla fine si abbasso i pantaloni per mostrarmi come il David di Michelangelo. A 10 anni invento il mio smartphone: allargo pollice e mignolo della mano destra e telefono ai miei amici. Poi unisco il pollice con l'indice delle due mani, inquadro, scatto foto e salvo i file nella mia memoryhead. A 12 anni sono già social: quando incontro gli amici condivido le mie esperienze, le spiego in modo dettagliato come fossero foto e tutti mi dicono ’mi piace’. Poi ho studiato, ho affinato le tecniche, ho fatto esperienza e dal 1989 lavoro e continuo a scrivere storie di successo insieme alle aziende per le quali lavoro. Qualche volta ho anche la pretesa di insegnare le cose che so e di raccontare con entusiasmo la mia esperienza.
Visualizza tutti gli articoli di Massimo Danza