Da 27 anni lavoro con i linguaggi della comunicazione pubblicitaria per aiutare le aziende a vendere meglio. Creo strategie di comunicazione social, web e advertising classico per imprenditori e professionisti con lo scopo di avvicinare clienti e conquistare la loro fiducia. L’esperienza nell’advertising classico la applico alle grandi potenzialità dei nuovi media per costruire un'immagine di marca chiara e inequivocabile che alimenta la propensione all'acquisto. Inoltre, quello che so, lo metto a disposizione per attività di formazione.
Come conquistare l’attenzione online
RIFLESSIONI A RACCOLTA:
Condividere sia gli insuccessi che le sfide personali può rendere una persona più autentica e accessibile agli altri. Nessuno è perfetto, e mostrare anche le proprie debolezze può creare un legame più forte con gli altri, poiché molte persone possono identificarsi con le sfide e le difficoltà della vita.
Inoltre, la vulnerabilità può anche essere vista come una forma di forza, poiché richiede coraggio aprirsi e condividere aspetti personali più intimi. Questo non solo contribuisce a creare connessioni più genuine, ma può anche ispirare e incoraggiare gli altri a condividere le proprie esperienze.
La trasparenza e l’autenticità possono portare a relazioni più profonde e significative, sia a livello personale che professionale. Mostrare il lato umano e vulnerabile può essere una chiave per costruire fiducia e solidarietà con gli altri.
Che fossi un creativo pubblicitario lo hanno capito subito. Nel freddo inverno del 1965 nasco con 24 giorni di ritardo. In quasi un mese tutti chiedono di me, tutti si domandano come mai, tutti mi aspettano incuriositi. Realizzo così il mio primo teaser. La grande curiosità, la voglia di conoscere e l’istinto innato di esplorare mi porta a muovere i primi passi già a 7 mesi. La comunicazione sembro averla nel sangue perchè a 10 mesi già parlo. A 7 anni mostro di saper usare l’ambient marketing, il nonconventional e il flash-mob: in piazza Duomo, a Firenze, sparo al massimo il volume della radiolina e ballo; alla fine si abbasso i pantaloni per mostrarmi come il David di Michelangelo. A 10 anni invento il mio smartphone: allargo pollice e mignolo della mano destra e telefono ai miei amici. Poi unisco il pollice con l'indice delle due mani, inquadro, scatto foto e salvo i file nella mia memoryhead. A 12 anni sono già social: quando incontro gli amici condivido le mie esperienze, le spiego in modo dettagliato come fossero foto e tutti mi dicono ’mi piace’. Poi ho studiato, ho affinato le tecniche, ho fatto esperienza e dal 1989 lavoro e continuo a scrivere storie di successo insieme alle aziende per le quali lavoro. Qualche volta ho anche la pretesa di insegnare le cose che so e di raccontare con entusiasmo la mia esperienza.
Visualizza tutti gli articoli di Massimo Danza