Da 27 anni lavoro con i linguaggi della comunicazione pubblicitaria per aiutare le aziende a vendere meglio. Creo strategie di comunicazione social, web e advertising classico per imprenditori e professionisti con lo scopo di avvicinare clienti e conquistare la loro fiducia. L’esperienza nell’advertising classico la applico alle grandi potenzialità dei nuovi media per costruire un'immagine di marca chiara e inequivocabile che alimenta la propensione all'acquisto. Inoltre, quello che so, lo metto a disposizione per attività di formazione.
Autore: Massimo Danza
Che fossi un creativo pubblicitario lo hanno capito subito. Nel freddo inverno del 1965 nasco con 24 giorni di ritardo. In quasi un mese tutti chiedono di me, tutti si domandano come mai, tutti mi aspettano incuriositi. Realizzo così il mio primo teaser. La grande curiosità, la voglia di conoscere e l’istinto innato di esplorare mi porta a muovere i primi passi già a 7 mesi. La comunicazione sembro averla nel sangue perchè a 10 mesi già parlo. A 7 anni mostro di saper usare l’ambient marketing, il nonconventional e il flash-mob: in piazza Duomo, a Firenze, sparo al massimo il volume della radiolina e ballo; alla fine si abbasso i pantaloni per mostrarmi come il David di Michelangelo. A 10 anni invento il mio smartphone: allargo pollice e mignolo della mano destra e telefono ai miei amici. Poi unisco il pollice con l'indice delle due mani, inquadro, scatto foto e salvo i file nella mia memoryhead. A 12 anni sono già social: quando incontro gli amici condivido le mie esperienze, le spiego in modo dettagliato come fossero foto e tutti mi dicono ’mi piace’. Poi ho studiato, ho affinato le tecniche, ho fatto esperienza e dal 1989 lavoro e continuo a scrivere storie di successo insieme alle aziende per le quali lavoro. Qualche volta ho anche la pretesa di insegnare le cose che so e di raccontare con entusiasmo la mia esperienza.
Felice di annunciarti che da Dicembre 2023 la società Bari Multiservizi S.p.A. si avvale dei miei servizi di consulenza per la comunicazione.
Bari Multiservizi è impegnata nella manutenzione del verde urbano, nella manutenzione ordinaria e straordinaria di immobili e impianti pubblici e nella custodia di luoghi pubblici e giardini. Bari Multiservizi occupa attualmente 130 persone a tempo indeterminato più quelle a tempo determinato che variano a seconda dei servizi aggiuntivi che il Comune di Bari le affida.
Il Teatro Margherita fu edificato tra il 1912 ed il 1914 nell’ansa del vecchio porto su pilastri fondati nel mare, per eludere il patto siglato tra il Comune di Bari e la famiglia Petruzzelli secondo il quale l’amministrazione s’impegnava a non realizzare altri teatri sul suolo comunale, ad eccezione delle costruzioni sul mare. Il teatro sorse in sostituzione del Varietà Margherita, un teatro in legno inaugurato il 5 ottobre 1910, che fu oggetto di violente critiche sia da parte degli imprenditori locali, che presentarono un progetto simile senza ottenere l’autorizzazione, sia dai fratelli Messeni, proprietari del Teatro Petruzzelli, che nel varietà videro un potenziale concorrente. Il Margherita in legno ebbe vita breve in quanto il 22 luglio 1911, alle tre del mattino, il teatro fu raso al suolo da un violento incendio che lo distrusse nel giro di un’ora e le cui cause non furono mai chiarite, anche se non vi fu l’esclusione del dolo.
La pressione per apparire perfetti può essere stressante e alienante perchè la perfezione è un obiettivo irraggiungibile.
Tutti abbiamo difetti e momenti di imperfezione. Accettarli e provare a non nasconderli può diventare una parte importante del processo di crescita personale.
Se ti mostri anche quando non sei perfetto, dimostri autenticità e umanità. Questa sincerità può connetterti con gli altri in modo più profondo, poiché molti possono identificarsi con le tue sfide e le tue imperfezioni.
Se mostri la tua umanità con tutte le sue sfaccettature, puoi creare un ambiente più accogliente e solidale sia nelle relazioni personali che professionali. Insomma, essere autentici e aperti riguardo alle proprie imperfezioni può essere una chiave per la connessione e la comprensione reciproca.
Condividere sia gli insuccessi che le sfide personali può rendere una persona più autentica e accessibile agli altri. Nessuno è perfetto, e mostrare anche le proprie debolezze può creare un legame più forte con gli altri, poiché molte persone possono identificarsi con le sfide e le difficoltà della vita.
Inoltre, la vulnerabilità può anche essere vista come una forma di forza, poiché richiede coraggio aprirsi e condividere aspetti personali più intimi. Questo non solo contribuisce a creare connessioni più genuine, ma può anche ispirare e incoraggiare gli altri a condividere le proprie esperienze.
La trasparenza e l’autenticità possono portare a relazioni più profonde e significative, sia a livello personale che professionale. Mostrare il lato umano e vulnerabile può essere una chiave per costruire fiducia e solidarietà con gli altri.
E’ incredibile come oggi possiamo accedere a una grande quantità di informazioni da un numero immenso di fonti in modo semplice ed immediato. E ci arriviamo solo in una manciata di secondi.
Ma è altrettanto incredibile come poi siamo capaci di dilapidare il tempo che risparmiamo grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie. E dove lo sprechiamo questo tempo? Proprio su piattaforme o app che sfruttano le stesse nuove tecnologie.
E allora la riflessione di oggi vuole essere un invito a me stesso e poi a te, a recuperare la consapevolezza del tempo che sciupiamo. Potrebbe diventare il punto di partenza per un uso più razionale e cosciente dei social e dei sistemi di messaggistica.
Ormai è trascorso parecchio tempo da quando ho deciso di concentrarmi su me stesso e sulla mia attività per cercare di migliorare in modo concreto le relazioni con gli altri e la qualità del servizio di consulenza che offro. E sai cosa è successo? Mi sono accorto di non avere più tempo da spendere per criticare gli altri o i competitors.
Gli altri, specie se più bravi, vanno guardati con gli occhi di chi cerca spunti di riflessione per migliorarsi.
Anche quest’anno ho gestito la comunicazione del festival “Il libro volante. Leggere con l’infanzia” di Putignano. Ecco il manifesto riepilogativo di tutti gli eventi dal 16 al 19 Novembre.
I bravi comunicatori hanno compreso che é utile aggiungere ‘calore’ ad un contenuto professionale. Lo fanno attraverso l’utilizzo di elementi di forte empatia come le emozioni, la passione, le sfide vinte, il ricordo, il senso di appartenenza, l’integrità o il rispetto. Questi ingredienti producono una grande partecipazione emotiva nel pubblico che li osserva.
Ma lo storytelling, deve essere misurato, mai esagerato o replicato attraverso lo stesso clichè, perché rischia di apparire falso. Le persone più attente potrebbero notare il ripetersi della struttura narrativa.
Io che spesso su fb racconto episodi di quello che sento e vedo intorno a me quando cammino per strada, alcune volte evito di riportare l’episodio sui social. In alcuni racconti o foto postate mi è stato fatto notare che ‘capitano tutte a me’. Il ripetersi di questa struttura narrativa potrebbe farmi perdere un po’ di credibilità. E quindi alcune volte evito di raccontare. In questo caso io non forzo nulla, forse sono solo più curioso e attento nel cogliere le cose che mi succedono intorno. 😊
Ieri alle 16:30 c’è stato il primo appuntamento del festival di letteratura civile “Parole per la libertà. Un segno indelebile” di cui ho realizzato il marchio e curo tutta la comunicazione.
Il Festival è ideato e realizzato da ERF Edizioni Radici Future.