Baby Boomers e brand

𝐂𝐀𝐑𝐀𝐓𝐓𝐄𝐑𝐈𝐒𝐓𝐈𝐂𝐇𝐄 𝐆𝐄𝐍𝐄𝐑𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐀𝐋𝐈
𝐕𝐚𝐥𝐨𝐫𝐢 𝐓𝐫𝐚𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢: Lealtà, duro lavoro, stabilità.
𝐏𝐫𝐨𝐠𝐫𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐞 𝐎𝐭𝐭𝐢𝐦𝐢𝐬𝐦𝐨: Cresciuti con innovazioni tecnologiche e un forte senso di progresso.
𝐌𝐨𝐯𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐒𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢: Impegno in cause come i diritti civili e il femminismo.

𝐑𝐀𝐏𝐏𝐎𝐑𝐓𝐎 𝐂𝐎𝐍 𝐈 𝐁𝐑𝐀𝐍𝐃
𝐅𝐞𝐝𝐞𝐥𝐭𝐚̀ 𝐚𝐢 𝐁𝐫𝐚𝐧𝐝: Preferiscono marchi affidabili e di qualità che conoscono da anni.
𝐐𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐞 𝐀𝐟𝐟𝐢𝐝𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀: Valutano prodotti durevoli e di buona qualità.
𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐓𝐫𝐚𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞: Preferiscono media come TV, radio e giornali.

𝐏𝐑𝐄𝐅𝐄𝐑𝐄𝐍𝐙𝐄 𝐃𝐈 𝐂𝐎𝐍𝐒𝐔𝐌𝐎
𝐒𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐂𝐥𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐐𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀: Apprezzano un buon servizio clienti che rispecchi l’attenzione del brand verso i clienti.
𝐏𝐫𝐞𝐳𝐳𝐨 𝐞 𝐕𝐚𝐥𝐨𝐫𝐞: Attenti ai prezzi, ma disposti a pagare per la qualità. Le offerte speciali sono ben accolte.
𝐂𝐚𝐧𝐚𝐥𝐢 𝐝𝐢 𝐀𝐜𝐪𝐮𝐢𝐬𝐭𝐨: Preferiscono ancora i negozi fisici, ma molti si sono adattati allo shopping online.

𝐌𝐚𝐫𝐤𝐞𝐭𝐢𝐧𝐠 𝐞 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞
𝐌𝐞𝐬𝐬𝐚𝐠𝐠𝐢 𝐝𝐢 𝐀𝐟𝐟𝐢𝐝𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀: Le campagne che enfatizzano qualità e durata sono efficaci.
𝐕𝐚𝐥𝐨𝐫𝐢 𝐞 𝐍𝐨𝐬𝐭𝐚𝐥𝐠𝐢𝐚: Campagne che evocano nostalgia e tradizione risuonano bene.
𝐈𝐧𝐧𝐨𝐯𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐂𝐚𝐮𝐭𝐞𝐥𝐚:Apprezzano l’innovazione che migliora la qualità senza troppi cambiamenti radicali.

𝐓𝐄𝐂𝐍𝐎𝐋𝐎𝐆𝐈𝐀 𝐄 𝐀𝐃𝐀𝐓𝐓𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎
𝐀𝐝𝐨𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐓𝐞𝐜𝐧𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐚: Molti usano smartphone e social media, ma possono necessitare di supporto.
𝐏𝐫𝐞𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐞 𝐃𝐢𝐠𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢: Sono attivi su piattaforme come Facebook, combinando media tradizionali e digitali.

𝐈𝐌𝐏𝐋𝐈𝐂𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐈 𝐏𝐄𝐑 𝐈 𝐁𝐑𝐀𝐍𝐃
Le aziende devono costruire relazioni basate su fiducia e qualità, utilizzando una combinazione di media tradizionali e digitali. Offrire un eccellente servizio clienti e promuovere valori tradizionali aiuta a mantenere la loro fedeltà.

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Pubblicato da

Massimo Danza

Che fossi un creativo pubblicitario lo hanno capito subito. Nel freddo inverno del 1965 nasco con 24 giorni di ritardo. In quasi un mese tutti chiedono di me, tutti si domandano come mai, tutti mi aspettano incuriositi. Realizzo così il mio primo teaser. La grande curiosità, la voglia di conoscere e l’istinto innato di esplorare mi porta a muovere i primi passi già a 7 mesi. La comunicazione sembro averla nel sangue perchè a 10 mesi già parlo. A 7 anni mostro di saper usare l’ambient marketing, il nonconventional e il flash-mob: in piazza Duomo, a Firenze, sparo al massimo il volume della radiolina e ballo; alla fine si abbasso i pantaloni per mostrarmi come il David di Michelangelo. A 10 anni invento il mio smartphone: allargo pollice e mignolo della mano destra e telefono ai miei amici. Poi unisco il pollice con l'indice delle due mani, inquadro, scatto foto e salvo i file nella mia memoryhead. A 12 anni sono già social: quando incontro gli amici condivido le mie esperienze, le spiego in modo dettagliato come fossero foto e tutti mi dicono ’mi piace’. Poi ho studiato, ho affinato le tecniche, ho fatto esperienza e dal 1989 lavoro e continuo a scrivere storie di successo insieme alle aziende per le quali lavoro. Qualche volta ho anche la pretesa di insegnare le cose che so e di raccontare con entusiasmo la mia esperienza.

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