Buona Pasqua

Oggi niente piani editoriali, strategie o palette colore.
Solo un messaggio semplice, sincero e pieno di gratitudine:
Buona Pasqua a tutte le persone e ai brand che, anche quest’anno, mi hanno scelto per far crescere la loro identità e comunicazione.

A chi ha affidato a me il proprio logo, la propria immagine, la propria voce.
A chi ha deciso di non restare invisibile, ma di comunicare con coraggio, coerenza e creatività.

💡 Il mio augurio è che questa Pasqua porti con sé nuove ispirazioni, nuove visioni e — perché no — anche qualche bella sorpresa.

🎁 Un uovo può sembrare un piccolo gesto, ma se dentro c’è un’idea che funziona… può fare davvero la differenza.

Con affetto e passione per il mio lavoro,
Massimo Danza – creativo pubblicitario

📞 Se vuoi far brillare il tuo brand: 348 338 00 88


Pubblicato da

Massimo Danza

Che fossi un creativo pubblicitario lo hanno capito subito. Nel freddo inverno del 1965 nasco con 24 giorni di ritardo. In quasi un mese tutti chiedono di me, tutti si domandano come mai, tutti mi aspettano incuriositi. Realizzo così il mio primo teaser. La grande curiosità, la voglia di conoscere e l’istinto innato di esplorare mi porta a muovere i primi passi già a 7 mesi. La comunicazione sembro averla nel sangue perchè a 10 mesi già parlo. A 7 anni mostro di saper usare l’ambient marketing, il nonconventional e il flash-mob: in piazza Duomo, a Firenze, sparo al massimo il volume della radiolina e ballo; alla fine si abbasso i pantaloni per mostrarmi come il David di Michelangelo. A 10 anni invento il mio smartphone: allargo pollice e mignolo della mano destra e telefono ai miei amici. Poi unisco il pollice con l'indice delle due mani, inquadro, scatto foto e salvo i file nella mia memoryhead. A 12 anni sono già social: quando incontro gli amici condivido le mie esperienze, le spiego in modo dettagliato come fossero foto e tutti mi dicono ’mi piace’. Poi ho studiato, ho affinato le tecniche, ho fatto esperienza e dal 1989 lavoro e continuo a scrivere storie di successo insieme alle aziende per le quali lavoro. Qualche volta ho anche la pretesa di insegnare le cose che so e di raccontare con entusiasmo la mia esperienza.

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