Essere il migliore non basta ad avvicinare i clienti

Essere il migliore nel tuo settore non è sufficiente per attrarre nuovi clienti. Puoi avere il prodotto o servizio perfetto, puoi lavorare con la massima professionalità, ma senza una comunicazione efficace che renda tangibile il tuo valore, il rischio è che tutto questo passi inosservato.

𝐿𝑎 𝑐ℎ𝑖𝑎𝑣𝑒 é 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑎 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑐𝑒𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒: 𝑖 𝑐𝑙𝑖𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑐𝑒𝑙𝑔𝑜𝑛𝑜 𝑛𝑒𝑐𝑒𝑠𝑠𝑎𝑟𝑖𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑖𝑙 𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜𝑟𝑒 𝑖𝑛 𝑎𝑠𝑠𝑜𝑙𝑢𝑡𝑜, 𝑠𝑐𝑒𝑙𝑔𝑜𝑛𝑜 𝑖𝑙 𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜𝑟𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑙𝑜 𝑝𝑒𝑟𝑐𝑒𝑝𝑖𝑠𝑐𝑜𝑛𝑜. 𝐸 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑐𝑒𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑠𝑖 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑟𝑢𝑖𝑠𝑐𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑚𝑒𝑠𝑠𝑎𝑔𝑔𝑖 𝑐ℎ𝑖𝑎𝑟𝑖, 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑒𝑛𝑢𝑡𝑖 𝑟𝑖𝑙𝑒𝑣𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑒 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑡𝑒𝑔𝑖𝑐𝑎.

𝐄𝐜𝐜𝐨 𝐭𝐫𝐞 𝐯𝐞𝐫𝐢𝐭à 𝐝𝐚 𝐭𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞 𝐚 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞:

✅ 𝐋𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭à é 𝐢𝐥 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐧𝐳𝐚, 𝐧𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐭𝐫𝐚𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐨.
Essere bravi in ciò che fai è imprescindibile, ma non è sufficiente. Se il tuo valore resta nascosto, per i clienti sarà come se non esistesse.

✅ 𝐋𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 é 𝐢𝐥 𝐩𝐨𝐧𝐭𝐞 𝐭𝐫𝐚 𝐥𝐚 𝐭𝐮𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢𝐭à 𝐞 𝐢𝐥 𝐜𝐥𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞.
Serve raccontare il tuo valore, far emergere le tue differenze, rispondere ai bisogni del tuo pubblico. Non basta essere competenti: bisogna farsi capire.

✅ 𝐋𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐢 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐫𝐮𝐢𝐬𝐜𝐞 𝐧𝐞𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨.
Non è sufficiente fare una buona impressione una sola volta. Devi essere costante e coerente: ciò che comunichi deve riflettere chi sei e cosa offri. E devi farlo in modo che il tuo target possa riconoscersi in te.

Puoi essere un artigiano eccezionale, un consulente visionario o un professionista impeccabile, ma se non racconti chi sei, come puoi aspettarti che i clienti ti scelgano? Attrai con la percezione del tuo valore, poi fidelizza con la qualità del tuo lavoro.

Il tuo pubblico ha bisogno di sentirsi compreso e rassicurato prima ancora di acquistare. È qui che entra in gioco il potere della comunicazione.

👉 𝐂𝐡𝐢𝐞𝐝𝐢𝐭𝐢: 𝐒𝐭𝐨 𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐯𝐢𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐫𝐞𝐧𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐢𝐥 𝐦𝐢𝐨 𝐯𝐚𝐥𝐨𝐫𝐞?
Se la risposta è no, è il momento di cambiare strategia e iniziare a costruire la percezione che meriti. 📲 chiamami o inviami un messaggio WhatsApp al numero 348 3380088.

Pubblicato da

Massimo Danza

Che fossi un creativo pubblicitario lo hanno capito subito. Nel freddo inverno del 1965 nasco con 24 giorni di ritardo. In quasi un mese tutti chiedono di me, tutti si domandano come mai, tutti mi aspettano incuriositi. Realizzo così il mio primo teaser. La grande curiosità, la voglia di conoscere e l’istinto innato di esplorare mi porta a muovere i primi passi già a 7 mesi. La comunicazione sembro averla nel sangue perchè a 10 mesi già parlo. A 7 anni mostro di saper usare l’ambient marketing, il nonconventional e il flash-mob: in piazza Duomo, a Firenze, sparo al massimo il volume della radiolina e ballo; alla fine si abbasso i pantaloni per mostrarmi come il David di Michelangelo. A 10 anni invento il mio smartphone: allargo pollice e mignolo della mano destra e telefono ai miei amici. Poi unisco il pollice con l'indice delle due mani, inquadro, scatto foto e salvo i file nella mia memoryhead. A 12 anni sono già social: quando incontro gli amici condivido le mie esperienze, le spiego in modo dettagliato come fossero foto e tutti mi dicono ’mi piace’. Poi ho studiato, ho affinato le tecniche, ho fatto esperienza e dal 1989 lavoro e continuo a scrivere storie di successo insieme alle aziende per le quali lavoro. Qualche volta ho anche la pretesa di insegnare le cose che so e di raccontare con entusiasmo la mia esperienza.

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