Il brand è percezione!

𝐈𝐥 𝐛𝐫𝐚𝐧𝐝 𝐧𝐨𝐧 è 𝐦𝐚𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐭à 𝐚𝐬𝐬𝐨𝐥𝐮𝐭𝐚, 𝐦𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞.
Questo significa che non puoi controllare del tutto ciò che le persone pensano di te, ma puoi influenzarlo. La percezione del tuo brand è il risultato di ogni interazione che un cliente ha con te:
✅ Il tono di voce utilizzato nei tuoi post sui social media.
✅ La qualità dei tuoi prodotti o servizi.
✅ Il modo in cui risolvi i problemi dei tuoi clienti.

𝐎𝐠𝐧𝐢 𝐝𝐞𝐭𝐭𝐚𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐢𝐛𝐮𝐢𝐬𝐜𝐞 𝐚 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐫𝐮𝐢𝐫𝐞 (𝐨 𝐝𝐢𝐬𝐭𝐫𝐮𝐠𝐠𝐞𝐫𝐞) 𝐥𝐚 𝐭𝐮𝐚 𝐫𝐞𝐩𝐮𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞.
È per questo che ogni azienda, grande o piccola, deve considerare il branding come una priorità strategica. Ignorare l’importanza delle percezioni significa lasciare che siano gli altri – il mercato, i concorrenti o i clienti insoddisfatti – a definire la tua identità.

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Pubblicato da

Massimo Danza

Che fossi un creativo pubblicitario lo hanno capito subito. Nel freddo inverno del 1965 nasco con 24 giorni di ritardo. In quasi un mese tutti chiedono di me, tutti si domandano come mai, tutti mi aspettano incuriositi. Realizzo così il mio primo teaser. La grande curiosità, la voglia di conoscere e l’istinto innato di esplorare mi porta a muovere i primi passi già a 7 mesi. La comunicazione sembro averla nel sangue perchè a 10 mesi già parlo. A 7 anni mostro di saper usare l’ambient marketing, il nonconventional e il flash-mob: in piazza Duomo, a Firenze, sparo al massimo il volume della radiolina e ballo; alla fine si abbasso i pantaloni per mostrarmi come il David di Michelangelo. A 10 anni invento il mio smartphone: allargo pollice e mignolo della mano destra e telefono ai miei amici. Poi unisco il pollice con l'indice delle due mani, inquadro, scatto foto e salvo i file nella mia memoryhead. A 12 anni sono già social: quando incontro gli amici condivido le mie esperienze, le spiego in modo dettagliato come fossero foto e tutti mi dicono ’mi piace’. Poi ho studiato, ho affinato le tecniche, ho fatto esperienza e dal 1989 lavoro e continuo a scrivere storie di successo insieme alle aziende per le quali lavoro. Qualche volta ho anche la pretesa di insegnare le cose che so e di raccontare con entusiasmo la mia esperienza.

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