Il cliente é sacro. Ma anche il nostro tempo e la nostra energia.

Nel mio mondo professionale che va dalla comunicazione pubblicitaria alla brand identity fino alla gestione dei social media, c’è una verità fondamentale che guida il lavoro: il cliente è sacro. Questo principio è il cuore del nostro impegno professionale, e ci spinge a offrire sempre il massimo delle nostre capacità per soddisfare le esigenze dei nostri clienti. Tuttavia, c’è un altro aspetto altrettanto importante che dobbiamo considerare: il nostro tempo e la nostra energia sono risorse preziose e sacre.

Immagina il nostro lavoro come una maratona, non come sta diventando sempre più spesso una folle corsa contro il tempo. La tempestività è sicuramente un’arma vincente non può diventare la regola. Per poter offrire un servizio eccellente e continuare a essere creativi e propositivi, abbiamo bisogno di gestire attentamente il nostro tempo e preservare la nostra carica vitale. Solo così possiamo mantenere alta la qualità del nostro lavoro e garantire risultati soddisfacenti.

Ecco perché è fondamentale stabilire regole chiare, orari definiti e ruoli ben delineati. Questo non è solo per il nostro beneficio, ma soprattutto per quello dei nostri clienti. Quando operiamo in un ambiente strutturato, possiamo pianificare meglio le nostre attività, evitare il burnout e assicurarci che ogni progetto riceva l’attenzione e la cura che merita. In altre parole, rispettando queste regole, possiamo essere sempre al meglio delle nostre capacità e offrire un servizio che rispecchi il nostro vero potenziale.

Lavorare senza regole, senza orari e senza una chiara definizione dei ruoli non porta benefici a nessuno. Al contrario, crea confusione, inefficienza e stress, che possono compromettere la qualità del nostro lavoro e, di conseguenza, la soddisfazione del cliente. Ecco perché insistiamo su un approccio organizzato e disciplinato: per servire al meglio ogni cliente, proteggendo al contempo la nostra capacità di essere creativi e produttivi.

Solo bilanciando questi elementi possiamo continuare a offrire servizi di alta qualità, contribuendo al successo dei nostri clienti e mantenendo la nostra passione e dedizione intatte.

Pubblicato da

Massimo Danza

Che fossi un creativo pubblicitario lo hanno capito subito. Nel freddo inverno del 1965 nasco con 24 giorni di ritardo. In quasi un mese tutti chiedono di me, tutti si domandano come mai, tutti mi aspettano incuriositi. Realizzo così il mio primo teaser. La grande curiosità, la voglia di conoscere e l’istinto innato di esplorare mi porta a muovere i primi passi già a 7 mesi. La comunicazione sembro averla nel sangue perchè a 10 mesi già parlo. A 7 anni mostro di saper usare l’ambient marketing, il nonconventional e il flash-mob: in piazza Duomo, a Firenze, sparo al massimo il volume della radiolina e ballo; alla fine si abbasso i pantaloni per mostrarmi come il David di Michelangelo. A 10 anni invento il mio smartphone: allargo pollice e mignolo della mano destra e telefono ai miei amici. Poi unisco il pollice con l'indice delle due mani, inquadro, scatto foto e salvo i file nella mia memoryhead. A 12 anni sono già social: quando incontro gli amici condivido le mie esperienze, le spiego in modo dettagliato come fossero foto e tutti mi dicono ’mi piace’. Poi ho studiato, ho affinato le tecniche, ho fatto esperienza e dal 1989 lavoro e continuo a scrivere storie di successo insieme alle aziende per le quali lavoro. Qualche volta ho anche la pretesa di insegnare le cose che so e di raccontare con entusiasmo la mia esperienza.

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