La copertina del libro ‘L’arte dei suoni’

𝑂𝑔𝑔𝑖 𝑡𝑖 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑝𝑒𝑟𝑡𝑖𝑛𝑎 𝑐ℎ𝑒 ℎ𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑔𝑒𝑡𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑖𝑙 𝑙𝑖𝑏𝑟𝑜 “𝐿’𝐴𝑟𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑠𝑢𝑜𝑛𝑖” 𝑑𝑖 𝑉𝑖𝑛𝑐𝑒𝑛𝑧𝑜 𝐶𝑎𝑡𝑎𝑙𝑎𝑛𝑜, 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑎 𝐸𝑅𝐹 𝐸𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑅𝑎𝑑𝑖𝑐𝑖 𝐹𝑢𝑡𝑢𝑟𝑒.

𝐐𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐬𝐢 𝐩𝐚𝐫𝐥𝐚 𝐝𝐢 𝐌𝐮𝐬𝐢𝐜𝐚 𝐞 𝐋𝐢𝐛𝐞𝐫𝐭à, viene spontaneo pensare all’armonia tra emozioni come passione, dedizione e sacrificio. Volevo catturare questa complessità emotiva nella copertina del libro, combinando introspezione e impatto visivo.

𝐋𝐚 𝐬𝐜𝐞𝐥𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐨𝐭𝐨 é 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐜𝐫𝐮𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞: ho optato per un’immagine che raffigura le braccia di un maestro di musica, catturate mentre dirige con la bacchetta. Questo gesto, ricco di significato, evoca immediatamente la maestria, la disciplina e l’arte della direzione musicale. Le mani del maestro, sospese nell’atto di dirigere, rappresentano la guida e la trasmissione della conoscenza, sottolineando il ruolo del direttore come figura centrale nella creazione dell’armonia musicale.

𝐋𝐚 𝐂𝐚𝐬𝐬𝐚 𝐀𝐫𝐦𝐨𝐧𝐢𝐜𝐚, posta al centro della composizione e raffigurata come una costellazione luminosa in un cielo stellato, simboleggia il cuore pulsante delle emozioni e delle passioni. Questo elemento visivo è un richiamo alla tradizione bandistica e alla valorizzazione del patrimonio culturale immateriale pugliese.

In aggiunta, 𝐢𝐥 𝐩𝐞𝐧𝐭𝐚𝐠𝐫𝐚𝐦𝐦𝐚, rappresentato in modo quasi magico e onirico, serve come metafora dello spazio armonico per eccellenza. Le note musicali, disseminate come stelle nell’universo, danzano liberamente sul pentagramma della vita. Questo elemento non solo rafforza il tema della libertà espressiva, ma simboleggia anche l’interconnessione tra la musica e l’universo, evocando un senso di infinito e di possibilità senza confini.

Questi elementi combinati mirano a creare una copertina che cerca di catturare visivamente l’attenzione, ma che prova ad introdurre la storia di Raffaele Miglietta: partigiano, maestro e insegnante.

Pubblicato da

Massimo Danza

Che fossi un creativo pubblicitario lo hanno capito subito. Nel freddo inverno del 1965 nasco con 24 giorni di ritardo. In quasi un mese tutti chiedono di me, tutti si domandano come mai, tutti mi aspettano incuriositi. Realizzo così il mio primo teaser. La grande curiosità, la voglia di conoscere e l’istinto innato di esplorare mi porta a muovere i primi passi già a 7 mesi. La comunicazione sembro averla nel sangue perchè a 10 mesi già parlo. A 7 anni mostro di saper usare l’ambient marketing, il nonconventional e il flash-mob: in piazza Duomo, a Firenze, sparo al massimo il volume della radiolina e ballo; alla fine si abbasso i pantaloni per mostrarmi come il David di Michelangelo. A 10 anni invento il mio smartphone: allargo pollice e mignolo della mano destra e telefono ai miei amici. Poi unisco il pollice con l'indice delle due mani, inquadro, scatto foto e salvo i file nella mia memoryhead. A 12 anni sono già social: quando incontro gli amici condivido le mie esperienze, le spiego in modo dettagliato come fossero foto e tutti mi dicono ’mi piace’. Poi ho studiato, ho affinato le tecniche, ho fatto esperienza e dal 1989 lavoro e continuo a scrivere storie di successo insieme alle aziende per le quali lavoro. Qualche volta ho anche la pretesa di insegnare le cose che so e di raccontare con entusiasmo la mia esperienza.

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