L’AI non é più un futuro lontano.

𝐋’𝐈𝐧𝐭𝐞𝐥𝐥𝐢𝐠𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐀𝐫𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 può sembrare qualcosa di riservato a poche piattaforme specifiche, da utilizzare solo in determinati contesti e con competenze tecniche. 𝑀𝑎 𝑖𝑙 𝑝𝑎𝑛𝑜𝑟𝑎𝑚𝑎 𝑠𝑡𝑎 𝑐𝑎𝑚𝑏𝑖𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑟𝑎𝑑𝑖𝑐𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒, 𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑏𝑎𝑏𝑖𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑛𝑜𝑖 𝑠𝑡𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑔𝑖𝑎̀ 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑎𝑔𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑙’𝐴𝐼 𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑜… 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑛𝑒𝑚𝑚𝑒𝑛𝑜 𝑎𝑐𝑐𝑜𝑟𝑔𝑒𝑟𝑠𝑒𝑛𝑒!

𝐋’𝐀𝐈 𝐬𝐢 é 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐝𝐨𝐭𝐭𝐨 𝐚 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐠𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐧 𝐪𝐮𝐚𝐬𝐢 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐠𝐥𝐢 𝐬𝐭𝐫𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐢𝐠𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐮𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐪𝐮𝐨𝐭𝐢𝐝𝐢𝐚𝐧𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞. Da motori di ricerca, app di messaggistica, assistenti vocali, fino ai software di progettazione e gestione, l’Intelligenza Artificiale opera dietro le quinte, ottimizzando esperienze, consigliandoci prodotti e semplificando attività, spesso senza richiedere alcuna azione da parte nostra.

𝐼𝑙 𝑟𝑖𝑠𝑢𝑙𝑡𝑎𝑡𝑜? L’AI è già parte integrante della nostra vita digitale e professionale, e spesso non ci rendiamo conto che stiamo utilizzando soluzioni avanzate, perché si attiva automaticamente nelle piattaforme che frequentiamo. È 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐚𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐚𝐬𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐢𝐧𝐯𝐢𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐢 𝐬𝐮𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚 𝐢𝐧 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐢ó 𝐜𝐡𝐞 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐨𝐧𝐥𝐢𝐧𝐞.

Ecco perché è importante comprendere questa evoluzione: non dobbiamo solo adattarci al cambiamento, ma riconoscerne il potenziale. 𝐿𝑒 𝑎𝑧𝑖𝑒𝑛𝑑𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑓𝑟𝑢𝑡𝑡𝑎𝑛𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑒 𝑡𝑒𝑐𝑛𝑜𝑙𝑜𝑔𝑖𝑒 𝑠𝑡𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑔𝑖à 𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜𝑟𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑒𝑓𝑓𝑖𝑐𝑖𝑒𝑛𝑧𝑎, 𝑐𝑟𝑒𝑎𝑡𝑖𝑣𝑖𝑡𝑎à 𝑒 𝑟𝑖𝑠𝑢𝑙𝑡𝑎𝑡𝑖.

𝐍𝐨𝐧 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐞𝐭𝐫𝐨: 𝐥’𝐀𝐈 𝐧𝐨𝐧 é 𝐩𝐢ú 𝐮𝐧 𝐟𝐮𝐭𝐮𝐫𝐨 𝐥𝐨𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨, é 𝐢𝐥 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐢 𝐚𝐜𝐜𝐨𝐦𝐩𝐚𝐠𝐧𝐚 𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨, 𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐢𝐥 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐩𝐢ù 𝐟𝐥𝐮𝐢𝐝𝐨 𝐞 𝐢𝐥 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐦𝐞𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐬𝐭𝐢𝐭𝐨.

Pubblicato da

Massimo Danza

Che fossi un creativo pubblicitario lo hanno capito subito. Nel freddo inverno del 1965 nasco con 24 giorni di ritardo. In quasi un mese tutti chiedono di me, tutti si domandano come mai, tutti mi aspettano incuriositi. Realizzo così il mio primo teaser. La grande curiosità, la voglia di conoscere e l’istinto innato di esplorare mi porta a muovere i primi passi già a 7 mesi. La comunicazione sembro averla nel sangue perchè a 10 mesi già parlo. A 7 anni mostro di saper usare l’ambient marketing, il nonconventional e il flash-mob: in piazza Duomo, a Firenze, sparo al massimo il volume della radiolina e ballo; alla fine si abbasso i pantaloni per mostrarmi come il David di Michelangelo. A 10 anni invento il mio smartphone: allargo pollice e mignolo della mano destra e telefono ai miei amici. Poi unisco il pollice con l'indice delle due mani, inquadro, scatto foto e salvo i file nella mia memoryhead. A 12 anni sono già social: quando incontro gli amici condivido le mie esperienze, le spiego in modo dettagliato come fossero foto e tutti mi dicono ’mi piace’. Poi ho studiato, ho affinato le tecniche, ho fatto esperienza e dal 1989 lavoro e continuo a scrivere storie di successo insieme alle aziende per le quali lavoro. Qualche volta ho anche la pretesa di insegnare le cose che so e di raccontare con entusiasmo la mia esperienza.

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