Oggi ti presento l’ultimo marchio/logo nato in casa Danza per il blog AGORARA’.
Il nome ideato da Antonio Gelormini nasce dall’incrocio e fusione dello spazio AGORA’ – la piazza principale della polis, la cui familiarità è intimamente conservata nei caratteri meridiani dell’intero Mediterraneo – con la predisposizione al RA-RA – ovvero alla conversazione e alla discettazione, accompagnate all’incedere lento e cadenzato tipico dei borghi del Mezzogiorno. AGORARA’: un crocevia di dialogo e confronto nella piazza, o meglio, nelle piazze moderne della rete e del web.
Una piattaforma saldamente ancorata alla tradizione greca, che da sempre segna profondamente i pugliesi, nonostante la persistente presenza dell’influenza latina.
Su di essa, la forza plurale del dialogo e del confronto, per animare e rendere fecondo l’incontro lungo le strade senza polvere della fibra ottica. Con l’ambizione di percorrerle guardando verso gli orizzonti più suggestivi e sconosciuti, per fare dell’Amor loci l’alveare laborioso e affascinante utile alla produzione e formazione di un consapevole, diffuso e responsabile Genius loci.
Agorarà.it sarà l’oasi di Antonio Gelormini, giornalista, scrittore, storico, esperto di turismo che condividerà con quanti vorranno andarlo a trovare: la porta sarà sempre aperta e per l’ospite l’accoglienza sarà sempre sacra, perché oggi, più ieri: “Il futuro è nelle radici!” A fronte di questa premessa-scenario é facile descrivere il segno grafico ideato per il blog. Si tratta di una A maiuscola (iniziale di Agorarà) che é graficamente molto aperta come traccia dell’accoglienza. Nella parte inferiore della A é incastonato il simbolo grafico di un teatro greco/romano. Al centro della ‘scena’ del teatro c’è un pallino che consente un altro piano di lettura del simbolo ad archi dei gradoni del teatro. Parliamo del wifi. Questo segno consente di portare il concetto dell’agorà reale nel mondo virtuale del web.
Il logo (la parte del testo, AGORARÀ) é realizzato con un font rigoroso e istituzionale, senza grazie ma morbido nelle forme in cui tutte le lettere sono unite tra loro come segno di continuità. Una sorta di fil rouge tra la storia e l’avvenire perché il futuro è nelle radici.