Da 27 anni lavoro con i linguaggi della comunicazione pubblicitaria per aiutare le aziende a vendere meglio. Creo strategie di comunicazione social, web e advertising classico per imprenditori e professionisti con lo scopo di avvicinare clienti e conquistare la loro fiducia. L’esperienza nell’advertising classico la applico alle grandi potenzialità dei nuovi media per costruire un'immagine di marca chiara e inequivocabile che alimenta la propensione all'acquisto. Inoltre, quello che so, lo metto a disposizione per attività di formazione.
Riflessioni a raccolta – 362
Ecco qualche dritta su come scrivere meglio i testi pubblicitari e i contenuti dei social. Indicazioni che ripeto prima a me stesso e poi ritengo che ti possano essere di aiuto per rendere i tuoi testi più efficaci.
Evita di scrivere con l’obiettivo di creare un testo che piaccia a te stesso.
Evita di parlare con termini troppo tecnici con cui ti può sembrare di fare il figo ma che in realtà complicano la comprensione di quello che dici alla maggior parte delle persone dei non addetti ai lavori.
Inutile l’uso di aggettivi esagerati che pompano il testo fino a farlo apparire poco credibile.
Rileggi, taglia, accorcia, intensifica la punteggiatura, semplifica, rendi le frasi più corte e più dirette.
Tutto questo porterà a creare un testo meno fumoso e molto più reale e concreto.
Hai bisogno di una consulenza? Ecco il mio numero di telefono personale 348.3380088.
Pubblicato da
Massimo Danza
Che fossi un creativo pubblicitario lo hanno capito subito. Nel freddo inverno del 1965 nasco con 24 giorni di ritardo. In quasi un mese tutti chiedono di me, tutti si domandano come mai, tutti mi aspettano incuriositi. Realizzo così il mio primo teaser. La grande curiosità, la voglia di conoscere e l’istinto innato di esplorare mi porta a muovere i primi passi già a 7 mesi. La comunicazione sembro averla nel sangue perchè a 10 mesi già parlo. A 7 anni mostro di saper usare l’ambient marketing, il nonconventional e il flash-mob: in piazza Duomo, a Firenze, sparo al massimo il volume della radiolina e ballo; alla fine si abbasso i pantaloni per mostrarmi come il David di Michelangelo. A 10 anni invento il mio smartphone: allargo pollice e mignolo della mano destra e telefono ai miei amici. Poi unisco il pollice con l'indice delle due mani, inquadro, scatto foto e salvo i file nella mia memoryhead. A 12 anni sono già social: quando incontro gli amici condivido le mie esperienze, le spiego in modo dettagliato come fossero foto e tutti mi dicono ’mi piace’. Poi ho studiato, ho affinato le tecniche, ho fatto esperienza e dal 1989 lavoro e continuo a scrivere storie di successo insieme alle aziende per le quali lavoro. Qualche volta ho anche la pretesa di insegnare le cose che so e di raccontare con entusiasmo la mia esperienza.
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