Riflessioni a raccolta – 389

Sui social non è pensabile fare business attraverso una strategia di comunicazione che non preveda il coinvolgimento dei follower.

Puó apparire strano ma l’uso di una pagina Facebook esclusivamente come una vetrina di offerte promozionali produce poco business.

Invece, usa la tua pagina per creare coinvolgimento attraverso informazioni utili, curiosità, consigli pratici, approfondimenti, con un tono empatico e un pizzico di ironia. In questo modo l’obiettivo di business si realizza.
Perché i tuoi fan ti conoscono bene, sanno come lavori, apprezzano i tuoi consigli, si fidano di te e quando sulla pagina proponi una vendita i tuoi follower sono nella condizione ideale per accogliere la tua offerta.

Hai bisogno di una consulenza? Ecco il mio numero di telefono personale 348.3380088. A proposito, sono in ferie fino al 30 agosto.

Pubblicato da

Massimo Danza

Che fossi un creativo pubblicitario lo hanno capito subito. Nel freddo inverno del 1965 nasco con 24 giorni di ritardo. In quasi un mese tutti chiedono di me, tutti si domandano come mai, tutti mi aspettano incuriositi. Realizzo così il mio primo teaser. La grande curiosità, la voglia di conoscere e l’istinto innato di esplorare mi porta a muovere i primi passi già a 7 mesi. La comunicazione sembro averla nel sangue perchè a 10 mesi già parlo. A 7 anni mostro di saper usare l’ambient marketing, il nonconventional e il flash-mob: in piazza Duomo, a Firenze, sparo al massimo il volume della radiolina e ballo; alla fine si abbasso i pantaloni per mostrarmi come il David di Michelangelo. A 10 anni invento il mio smartphone: allargo pollice e mignolo della mano destra e telefono ai miei amici. Poi unisco il pollice con l'indice delle due mani, inquadro, scatto foto e salvo i file nella mia memoryhead. A 12 anni sono già social: quando incontro gli amici condivido le mie esperienze, le spiego in modo dettagliato come fossero foto e tutti mi dicono ’mi piace’. Poi ho studiato, ho affinato le tecniche, ho fatto esperienza e dal 1989 lavoro e continuo a scrivere storie di successo insieme alle aziende per le quali lavoro. Qualche volta ho anche la pretesa di insegnare le cose che so e di raccontare con entusiasmo la mia esperienza.

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