Da 27 anni lavoro con i linguaggi della comunicazione pubblicitaria per aiutare le aziende a vendere meglio. Creo strategie di comunicazione social, web e advertising classico per imprenditori e professionisti con lo scopo di avvicinare clienti e conquistare la loro fiducia. L’esperienza nell’advertising classico la applico alle grandi potenzialità dei nuovi media per costruire un'immagine di marca chiara e inequivocabile che alimenta la propensione all'acquisto. Inoltre, quello che so, lo metto a disposizione per attività di formazione.
Riflessioni a raccolta – 401
Basta, é arrivato il momento di fare un po’ di chiarezza e ordine sull’uso dei vocali su qualsiasi piattaforma. Non se ne può più, o almeno io comincio a non tollerare più, l’uso esagerato e spesso ingiustificato dei vocali.
Provo a suggerire delle regole che spero possano essere utili per gestire i vocali in un modo più corretto e coerente col mezzo.
Evita di usarli quando hai il modo e il tempo di scrivere un messaggio. Vanno benissimo se sei alla guida
Evita di usarli se devi comunicare delle correzioni, specie se sono molte. Costringi il destinatario ad ascoltare all’infinito il tuo vocale.
Sono perfetti e utilissimi se comunichi brevi info.
Evita di usarli se questa modalità di comunicazione serve solo a te e non aiuta chi li ascolta.
Evita di usarli quando nella relazione sei più piccolo del destinatario.
E in generale evita di usarli se devi comunicare molte cose e pensi che registrerai la tua voce per più di un minuto. Diventano noiosi o ridicoli se li ascolti in modo velocizzato.
Questa é la mia idea. Tu cosa ne pensi?
Pubblicato da
Massimo Danza
Che fossi un creativo pubblicitario lo hanno capito subito. Nel freddo inverno del 1965 nasco con 24 giorni di ritardo. In quasi un mese tutti chiedono di me, tutti si domandano come mai, tutti mi aspettano incuriositi. Realizzo così il mio primo teaser. La grande curiosità, la voglia di conoscere e l’istinto innato di esplorare mi porta a muovere i primi passi già a 7 mesi. La comunicazione sembro averla nel sangue perchè a 10 mesi già parlo. A 7 anni mostro di saper usare l’ambient marketing, il nonconventional e il flash-mob: in piazza Duomo, a Firenze, sparo al massimo il volume della radiolina e ballo; alla fine si abbasso i pantaloni per mostrarmi come il David di Michelangelo. A 10 anni invento il mio smartphone: allargo pollice e mignolo della mano destra e telefono ai miei amici. Poi unisco il pollice con l'indice delle due mani, inquadro, scatto foto e salvo i file nella mia memoryhead. A 12 anni sono già social: quando incontro gli amici condivido le mie esperienze, le spiego in modo dettagliato come fossero foto e tutti mi dicono ’mi piace’. Poi ho studiato, ho affinato le tecniche, ho fatto esperienza e dal 1989 lavoro e continuo a scrivere storie di successo insieme alle aziende per le quali lavoro. Qualche volta ho anche la pretesa di insegnare le cose che so e di raccontare con entusiasmo la mia esperienza.
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