Da 27 anni lavoro con i linguaggi della comunicazione pubblicitaria per aiutare le aziende a vendere meglio. Creo strategie di comunicazione social, web e advertising classico per imprenditori e professionisti con lo scopo di avvicinare clienti e conquistare la loro fiducia. L’esperienza nell’advertising classico la applico alle grandi potenzialità dei nuovi media per costruire un'immagine di marca chiara e inequivocabile che alimenta la propensione all'acquisto. Inoltre, quello che so, lo metto a disposizione per attività di formazione.
Riflessioni a raccolta – 409
Arrivato a questo punto posso affermare con grande serenità che non ha più molto senso andare ad incontrare un potenziale cliente che non mi conosce, che non sa nulla di me, che non ha idea di che persona sono e tantomeno conosce il mio modo di lavorare.
Credo che la riunione con il cliente deve avere una funzione operativa per organizzare e programmare le azioni da mettere in campo. La fase conoscitiva deve avvenire prima grazie ai miei contenuti. Coloro che mi seguono e che leggono i miei contenuti sanno già tutto di me. Mi conoscono e se mi interpellano professionalmente é perché non hanno dubbi, cercano esattamente me con il mio modo di operare.
Ecco perché alle riunioni conoscitive non ho più voglia di partecipare. Nella maggior parte dei casi si tratta solo di perdite di tempo in cui il peso maggiore della scelta del consulente é quello del prezzo. Ma se chi valuta il costo non conosce il mio modo di lavorare, farà solo una scelta di tipo economico senza entrare nel merito di quanto possa essere davvero efficace il mio lavoro proprio per le proprie esigenze.
E io non ho più voglia di regalare il mio tempo a chi opera in questo modo.
Pubblicato da
Massimo Danza
Che fossi un creativo pubblicitario lo hanno capito subito. Nel freddo inverno del 1965 nasco con 24 giorni di ritardo. In quasi un mese tutti chiedono di me, tutti si domandano come mai, tutti mi aspettano incuriositi. Realizzo così il mio primo teaser. La grande curiosità, la voglia di conoscere e l’istinto innato di esplorare mi porta a muovere i primi passi già a 7 mesi. La comunicazione sembro averla nel sangue perchè a 10 mesi già parlo. A 7 anni mostro di saper usare l’ambient marketing, il nonconventional e il flash-mob: in piazza Duomo, a Firenze, sparo al massimo il volume della radiolina e ballo; alla fine si abbasso i pantaloni per mostrarmi come il David di Michelangelo. A 10 anni invento il mio smartphone: allargo pollice e mignolo della mano destra e telefono ai miei amici. Poi unisco il pollice con l'indice delle due mani, inquadro, scatto foto e salvo i file nella mia memoryhead. A 12 anni sono già social: quando incontro gli amici condivido le mie esperienze, le spiego in modo dettagliato come fossero foto e tutti mi dicono ’mi piace’. Poi ho studiato, ho affinato le tecniche, ho fatto esperienza e dal 1989 lavoro e continuo a scrivere storie di successo insieme alle aziende per le quali lavoro. Qualche volta ho anche la pretesa di insegnare le cose che so e di raccontare con entusiasmo la mia esperienza.
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