Riflessioni a raccolta – 356

Spesso mi chiedo in che modo i miei potenziali clienti mi valutano. Alla fine di ogni incontro, di ogni riunione, provo a immaginare che tipo di traccia e di sensazione ho trasmesso.

Ma in realtà si tratta solo di una valutazione parziale. Perché i quattro elementi fondamentali che vengono presi in considerazione per valutare un professionista sono estrapolati non solo dal momento dall’incontro, ma da tutta la mia storia di vita quotidiana e professionale.

Ecco che assume una fondamentale importannza l’attività di content marketing. Il mio raccontarmi sui canali social e sul mio sito, serve ad aggiungere ogni giorno piccoli elementi di valutazione.

La narrazione di cosa faccio, di come mi mostro, di quello che dico e di come lo dico determina già la mia specifica personalità. Per questo, al primo incontro il potenziale cliente sa già tutto di me, mi ha già valutato, probabilmente già si fida perché si sente in sintonia con quello che ha conosciuto di me giorno per giorno. Insomma non deve scoprirmi in quel momento.

Se il racconto é stato onesto e sincero, l’incontro servirà a confermare la valutazione già fatta e quindi si procederà speditamente verso l’accordo.

Hai bisogno di una consulenza? Ecco il mio numero di telefono personale 348.3380088.

Riflessioni a raccolta – 355

Lo affermo a gran voce perchè riflettevo su quello che mi è successo qualche giorno fa con un cliente che opera nel settore della carrozzeria e meccanica. Davvero una bella realtà locale. Da qualche tempo, per tutta una serie di motivi che non ti racconto per non annoiarti e perchè poco hanno a che fare con il concetto che voglio esprimere, sto producendo contenuti per la pagina Facebook e per l’account Instagram ma senza un budget per le sponsorizzate. Ovviamente, per quanto i contenuti siano interessanti, l’engagement è decisamente calato. Ho sollecitato più volte la ripresa dell’attività di ads anticipando che sarebbe accaduto il calo delle interazioni con i social.

E invece mi ritrovo con il cliente che qualche giorno fa mi ha convocato per una riflessione sull’uso dei social. Ritiene che il calo del l’engagement dipenda dai contenuti e quindi mi ritiene responsabile. Al contrario, gli ho spiegato che i contenuti in quest’ultimo periodo sono ancora più strutturati, perchè sto provando a sopperire alla mancanza di budget per le sponsorizzate. La riprova del fatto che l’attività di content marketing sia valida, sta nelle eccellenti performance della scheda di Google my business su cui veicolo lo stesso tipo di contenuti. La scheda di Google my business non necessità di budget ma ha fame di buoni contenuti che l’algoritmo di Google premia rispetto ai competitors.

La verità è che oggi non si può pensare di gestire i canali social se non esiste un budget per le ADS. Si perde solo tempo e denaro per pagare il consulente. E il rischio per il consulente è quello di essere ritenuto responsabile della scarsa efficacia dell’uso dei social. Per questo gli ho proposto 2 soluzioni. O rimette il budget per le sponsorizzate oppure interrompo la mia collaborazione. Staremo a vedere 🙂

Riflessioni a raccolta – 354

Se sui social produciamo contenuti con l’obiettivo di offrire un servizio di informazione e di valore ai potenziali clienti, non dobbiamo avere fretta di ottenere i risultati. Dobbiamo avere pazienza. La fiducia non la costruiamo in poco tempo. È un lungo lavoro in cui dobbiamo aprirci agli altri in modo autentico, ci dobbiamo raccontare per quello che siamo nella vita reale e soprattutto per quello che sappiamo fare professionalmente.

Quotidianamente dobbiamo impegnarci con pazienza, perseveranza e costanza a offrire contenuti di valore ai potenziali clienti per costruire la nostra credibilità e ottenere valore.

Dalla mia esperienza ti posso dire che questo tipo di presenza sui social produce nel tempo una relazione forte e duratura che lentamente evolve in fiducia e poi si concretizza in proposte di lavoro.

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