Riflessioni a raccolta – 289

La produzione di contenuti ha come obiettivo quello di far capire ai clienti, ma sopratutto ai potenziali clienti che devono conoscerti meglio, cosa sai fare e in che modo potresti essere utile per le loro esigenze.

Riflessioni a raccolta – 288

Negli ultimi anni sui miei canali social mi sono impegnato a:

  • lanciare messaggi utili per la comunità,
  • produrre spunti di riflessioni per generare ottimismo;
  • suggerire soluzioni nel mio ambito lavorativo;
  • raccontare fatti curiosi che mi accadono;
  • raccontare un po il mio lavoro;
  • usare un pizzico di ironia nel commentare eventi locali e nazionali.

Questo mio atteggiamento sembra ispiri positivamente alcune persone che mi seguono sui social che direttamente o indirettamente diventano per me fonte di riflessione e di ispirazione per nuove idee.

Una sorta di percorso virtuoso in cui più dai e più ricevi.

Riflessioni a raccolta – 287

Di nuovo in lockdown: disastro o opportunità?

Voglio proporti una lettura diversa del momento difficile che stiamo vivendo. Invece di abbatterci e scoraggiarci dobbiamo provare a guardare questo momento come ad una opportunità.

Questo é il momento di non farci influenzare dalle persone negative. Sono persone che non cercano una prospettiva ma si ripiegato su se stesse e non determinano il loro futuro.

Dobbiamo essere prudenti, rispettosi delle regole, perseveranti, fiduciosi e uniti nella concordia ne verremo fuori tutti.

Lo so, non è facile. È davvero pesante, ma credo che si tratti di un ultimo sforzo. Adesso vediamo la luce perché abbiamo la soluzione, il vaccino. E allora proviamo a pensare le cose in modo diverso, proviamo a cambiare prospettiva al nostro lavoro, proviamo a uscire dalle abitudini. C’è sicuramente una opportunità in attesa di essere colta.
Forza!

Santa Maria del buon consiglio a Bari

Ph Massimo Danza

La chiesa di Santa Maria del buon consiglio purtroppo fu demolita negli anni Trenta, nell’ambito di una scellerata opera di restaurazione che si proponeva di riportare alla luce il lato “romanico” della città di Bari, della ex chiesa bizantina, originariamente un edificio absidato a tre navate, rimangono oggi le colonne romane con i rispettivi capitelli in parte corinzi e il pavimento musivo a tasselli policromi. La chiesa era nota alla storiografia locale per le sue origini leggendarie: si narra infatti che sia sorta a seguito di una controversia nata fra Baresi e Bizantini culminata in un omicidio nel 946; i Baresi si opponevano alla decisione dei Bizantini di arrogarsi il diritto di accompagnare le spose all’altare. Il mal consiglio che aveva portato allo spargimento di sangue sarebbe poi sfociato nella tregua, il “buon consiglio” che dà il nome alla chiesa. La struttura dell’ex chiesa ha origini molto antiche. Rilievi effettuati negli anni Ottanta del Novecento hanno infatti rivelato che la struttura risalirebbe a un periodo tra il X e il XII secolo (probabili due fasi di costruzione). Tali ricerche archeologiche hanno portato alla luce reperti che attraversano quasi ogni epoca storica, ripercorrendo la storia della città dall’età del Bronzo al medioevo.
(fonte Around Bari)

Riflessioni a raccolta – 286

In questo periodo ci sono 2 tipi di errore che si apprestano a commettere alcune aziende:

1- quelle che non vogliono comunicare fino alla ripresa delle attività, e questo lo abbiamo visto con la riflessione 285 che ti invito a leggere.

2- quelle aziende che vogliono comunicare senza cambiare registro. Come se non stia succedendo nulla. Continuando a proporre anche inserzioni a pagamento che spesso risultano fuori contesto.

Se da un lato non si può sparire e abbandonare i clienti, dall’altro non è corretto fare finta di nulla e mantenere lo stesso PED (piano editoriale). Agli occhi dei fan sembra che l’azienda viva su Marte, avulsa dal contesto del momento in cui stiamo vivendo.

Ora è il tempo di essere vicini ai fan delle pagine comunicando le informazioni utili, infondendo un po’ di serenità e creando intrattenimento. Cioè le aziende devono essere presenti per coccolare i clienti, per farli sentire meno soli in questo momento di isolamento.

Riflessioni a raccolta – 285

Scrivevo così il 19 marzo del 2020, in pieno lockdown. A distanza di un anno confermo pienamente il concetto che ti invito a leggere.

Alcuni clienti mi stanno chiedendo di sospendere l’attività di comunicazione.

Partono dal presupposto che essendo bloccata l’attività dal decreto coronavirus, non possono vendere e quindi non c’è molto da comunicare.

Non è così. Possiamo raccontare come l’azienda sta affrontando l’emergenza, possiamo veicolare informazioni utili, possiamo comunicare positività e fiducia nel futuro e tanto altro. Insomma non è il momento di abbandonare il campo.

Chi continuerà ad essere vicino ai clienti oggi sarà premiato domani alla ripresa. Le persone ricordano bene chi c’era nelle difficoltà.

Come dice un vecchio detto: i veri amici si vedono nel momento del bisogno.