La settimana al tempo del lockdown é come una meridiana senza sole.
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BARI, dove siamo?
La settimana al tempo del lockdown é come una meridiana senza sole.
BARI, dove siamo?
È vero, il lockdown limita il nostro sguardo sul futuro, ma non possiamo farci trascinare nel buio totale.
Siamo chiamati a trovare la prospettiva giusta che ci metta nelle condizioni di guardare oltre con fiducia.
Se la cerchiamo davvero, la troviamo. E ci apre alla speranza. 😊
Foto di archivio
Al parco 2 giugno
Foto di archivio. #iorestoacasa
BARI – Lungomare imperatore Augusto dalla muraglia
Bari parco 2 giugno
BASILICA DI SAN NICOLA – BARI
Particolare della Porta dei Leoni.
Si trova sulla facciata che guarda verso nord e verso la scuola San Nicola ed in prossimità della Torre delle Milizie.
Siamo di fronte ad un complesso scultoreo particolarmente interessante. I motivi agricoli, come la mietitura e la vendemmia, si fondono con quelli liturgici.
Dovrebbe risalire alla fine dell’XI secolo o ai primissimi anni del XII, come sembra indicare la dinamica scena di guerra contenuta nella fascia interna dell’arco superiore.
Il Monumento alla Donna è una immagine femminile struggente che saluta i marinai baresi dai giardini sottostanti il Fortino e che, nella visione dell’artista Mario Piergiovanni, riproduce la figura di una madre che affacciata dal Fortino si accomiata, agitando un fazzoletto bianco, il figlio appena imbarcato nel sommergibile Scirè della Regia Marina.
Mario Piergiovanni, pittore, scultore, scrittore e artista insigne, che ha onorato la nostra città con le sue opere e con le sue innumerevoli iniziative filantropiche.
Docente di scultura presso il Liceo Artistico cittadino, ha generosamente donato molte delle sue opere alla città natale.
A Piergiovanni si deve anche la riproduzione della «statua del pescatore» nella frazione di Torre a Mare (l’originale finì fusa nel gorgo della Seconda guerra mondiale), il bassorilievo dedicato al compianto sindaco Enrico Dalfino a Palazzo di Città, la penna nelle mani del maestro Niccolò Piccinni in Corso Vittorio Emanuele, e il monumento per i martiri di Cefalonia nell’atrio di Piazza Umberto dell’Università Aldo Moro. Quest’ultima realizzazione, per anni poco valorizzata, richiama una pagina di storia a lungo rimossa.
Foto di archivio
Fra la Chiesa di San Gregorio e l’Arco Angioino dal 2003 si può ammirare un’imponente statua di bronzo che raffigura San Nicola. La statua, con una doppia iscrizione in russo e italiano, è un dono di Vladimir Putin alla Cittadella Nicolaiana a nome del popolo russo.
Sempre di grande effetto l’ombra che la statua proietta al sorgere del sole sul muro retrostante.
Bari, torneremo presto a viverti