La tecnologia non ti salverà

𝐋𝐚 𝐓𝐞𝐜𝐧𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐚 è 𝐢𝐥 𝐦𝐞𝐳𝐳𝐨, 𝐧𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐌𝐞𝐬𝐬𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨: 𝐬𝐜𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐜𝐨𝐧 𝐒𝐭𝐫𝐚𝐭𝐞𝐠𝐢𝐚


𝐋𝐚 𝐭𝐞𝐜𝐧𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐚 è 𝐢𝐥 𝐦𝐞𝐳𝐳𝐨, 𝐧𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐨.Una frase semplice ma potente, che spesso viene trascurata in un mondo sempre più dominato dall’innovazione digitale. Siamo circondati da strumenti tecnologici sempre nuovi, da piattaforme social emergenti, da app che promettono efficienza e visibilità. Eppure, nonostante l’evoluzione continua, un principio rimane immutabile: la tecnologia non è mai il fine, ma il mezzo per veicolare il nostro messaggio. Ed è fondamentale non invertire i ruoli.


Troppo spesso, nel frenetico tentativo di stare al passo con le ultime tendenze tecnologiche, rischiamo di perdere di vista ciò che conta davvero: il messaggio e chi vogliamo raggiungere con esso.

L’errore più comune è quello di scegliere la tecnologia solo perché è nuova o popolare, senza chiederci se sia il mezzo giusto per trasmettere ciò che vogliamo comunicare. Questo approccio può portare a un uso inefficace degli strumenti digitali, con il rischio di parlare a un pubblico che non è il nostro o di inviare un messaggio confuso.


Perciò, come possiamo sfruttare al meglio la tecnologia nel nostro percorso di comunicazione e business?


𝐏𝐚𝐫𝐭𝐢 𝐝𝐚𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐛𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢: Prima di selezionare lo strumento tecnologico, chiediti *quali sono i tuoi obiettivi principali?* Vuoi aumentare la consapevolezza del brand? Generare lead? Migliorare l’engagement con il tuo pubblico? La scelta della tecnologia deve essere guidata da ciò che vuoi ottenere, non viceversa.

𝐂𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐢 𝐢𝐥 𝐭𝐮𝐨 𝐭𝐚𝐫𝐠𝐞𝐭: Quali sono le abitudini del tuo pubblico? Dove trascorrono il loro tempo online? Preferiscono interagire tramite social media, newsletter o piattaforme di messaggistica? La tecnologia che scegli deve rispondere ai comportamenti e alle preferenze del tuo target. Non importa quanto sia avanzata una piattaforma, se il tuo pubblico non la utilizza, è una risorsa sprecata.


𝐕𝐚𝐥𝐮𝐭𝐚 𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐦𝐞𝐬𝐬𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨: Ogni tecnologia ha le sue peculiarità. Un messaggio che funziona su LinkedIn potrebbe non essere efficace su TikTok. Devi adattare non solo il contenuto, ma anche il formato e il tono a seconda del mezzo scelto. La tecnologia, in questo caso, diventa il filtro che amplifica o, in alcuni casi, distorce il tuo messaggio se non viene utilizzata con criterio.


𝐌𝐢𝐬𝐮𝐫𝐚 𝐞 𝐚𝐝𝐚𝐭𝐭𝐚: La tecnologia ha un grande vantaggio: la possibilità di misurare tutto. I dati che raccogli dai tuoi strumenti ti permettono di verificare se stai raggiungendo gli obiettivi stabiliti. Questo ti dà l’opportunità di adattare continuamente la tua strategia, migliorando la qualità della tua comunicazione e ottimizzando le risorse tecnologiche che hai a disposizione.


𝐄𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐥𝐚 𝐝𝐢𝐩𝐞𝐧𝐝𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐭𝐞𝐜𝐧𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐚: Non cadere nella trappola di dipendere dalla tecnologia solo per sembrare “al passo con i tempi”. La creatività, la capacità di risolvere problemi e la relazione umana rimangono alla base di una comunicazione di successo. La tecnologia è uno strumento potente, ma è solo tale se è al servizio della tua strategia.
La tecnologia evolve, cambia e si trasforma rapidamente, ma il fulcro di una comunicazione efficace resta sempre lo stesso: capire il proprio messaggio, conoscere il pubblico e saper scegliere il mezzo giusto per creare una connessione autentica. La tecnologia può essere il ponte che ti aiuta a raggiungere le persone, ma se non hai chiaro dove stai andando, rischi di attraversare quel ponte senza sapere dove ti porterà.


Non lasciarti sedurre dalla novità per la novità. La tecnologia è una risorsa preziosa solo se scelta in modo strategico e con un obiettivo chiaro in mente. Scegli il mezzo giusto per la tua comunicazione e non permettere che sia lo strumento a dettare il messaggio.


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Infrangere le regole

Questo principio vale particolarmente nel mondo della comunicazione. Ogni giorno siamo bombardati da messaggi, contenuti e pubblicità, e in questo mare di stimoli ci sono regole precise che definiscono ciò che funziona e ciò che no. Queste regole – come la chiarezza del messaggio, la coerenza del brand, il coinvolgimento emotivo, l’uso delle immagini o dei colori – non sono nate per limitare la creatività, ma per massimizzarne l’efficacia.

Ma cosa succede quando decidiamo di infrangerle? Qui entra in gioco la vera maestria. Infrangere una regola che si conosce a fondo significa saper gestire con consapevolezza i suoi rischi e opportunità. Ad esempio, puoi scegliere deliberatamente di rompere lo schema della “semplicità” per creare una campagna complessa e d’impatto, ma solo se sai come dosare bene gli elementi per non confondere il pubblico. O puoi decidere di utilizzare toni o immagini insoliti, purché tu abbia una chiara comprensione di come influenzeranno il tuo target.

Le grandi innovazioni nella comunicazione – dalle pubblicità che rompono i tabù sociali alle campagne che sfidano le convenzioni – nascono proprio da questa capacità di infrangere le regole con saggezza. Questo è quello che distingue una strategia dirompente e vincente dall’improvvisazione.

Al contrario, infrangere le regole senza capirle porta a risultati caotici. Senza una profonda conoscenza delle regole di base, qualsiasi tentativo di “romperle” rischia di sembrare disordinato, non professionale e inefficace. È come giocare a un gioco senza conoscerne le regole: non porta alla vittoria, ma solo a confusione.

Una comunicazione efficace parte sempre dalla consapevolezza delle basi. Solo allora si può davvero innovare, rompere gli schemi e creare un impatto duraturo.

Quindi, prima di decidere di infrangere una regola nella tua strategia di comunicazione, fermati e chiediti: la sto rompendo con una visione chiara o solo per il gusto di farlo?

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Più che prodotti cerchiamo soluzioni

𝐋𝐚 𝐭𝐞𝐧𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 è 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐬𝐮𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐝𝐨𝐭𝐭𝐨, 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐞 𝐬𝐮𝐞 𝐜𝐚𝐫𝐚𝐭𝐭𝐞𝐫𝐢𝐬𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞, 𝐬𝐮 𝐜𝐢𝐨̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐨 𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞 𝐮𝐧𝐢𝐜𝐨. Eppure, quello che realmente sposta gli equilibri, quello che veramente cattura l’attenzione e conquista la fedeltà della clientela non è tanto il prodotto in sé, quanto la soluzione che esso rappresenta. In questo scenario, il mio ruolo come consulente non è semplicemente quello di promuovere un prodotto, ma di comprendere, analizzare e risolvere i problemi dei clienti attraverso strategie di comunicazione efficaci e personalizzate.

𝐍𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐞 𝐧𝐞𝐥𝐥’𝐮𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥 𝐦𝐞𝐝𝐢𝐚, vendere soluzioni significa prima di tutto ascoltare. Ascoltare le esigenze del mercato, sì, ma soprattutto ascoltare le storie, i desideri e le sfide dei nostri clienti. Significa immergersi nelle loro realtà, per poi emergere con proposte che non si limitano a riempire uno spazio pubblicitario, ma che si propongono come veri e propri ponti verso soluzioni concrete e misurabili.

𝐄𝐜𝐜𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐦𝐢 𝐬𝐟𝐨𝐫𝐳𝐨 𝐝𝐢 𝐚𝐧𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐨𝐥𝐭𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐩𝐞𝐫𝐟𝐢𝐜𝐢𝐞. Perché dietro ogni prodotto, dietro ogni servizio, c’è un bisogno, una richiesta di aiuto, un problema in attesa di una soluzione. E la mia mission, come comunicatore, è quella di trasformare ogni messaggio in una chiave che apre porte, in un ponte che collega domande e risposte, in un filo che lega intimamente il nostro cliente al mondo che lo circonda.

In questo viaggio, 𝐢𝐥 𝐬𝐮𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐢 𝐦𝐢𝐬𝐮𝐫𝐚 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐢𝐧 𝐭𝐞𝐫𝐦𝐢𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐯𝐢𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐨 𝐞𝐧𝐠𝐚𝐠𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭, 𝐦𝐚 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐩𝐚𝐜𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐮𝐧 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐚𝐮𝐭𝐞𝐧𝐭𝐢𝐜𝐨, un valore aggiunto che va oltre la mera transazione commerciale. Per questo suggerisco ai miei clienti di non vendere semplici prodotti, ma offrire soluzioni che rendano la vita dei loro clienti non solo più semplice, ma più ricca e appagante.

𝑯𝒂𝒊 𝒃𝒊𝒔𝒐𝒈𝒏𝒐 𝒅𝒊 𝒖𝒏𝒂 𝒄𝒐𝒏𝒔𝒖𝒍𝒆𝒏𝒛𝒂? 𝑬𝒄𝒄𝒐 𝒊𝒍 𝒎𝒊𝒐 𝒏𝒖𝒎𝒆𝒓𝒐 𝒅𝒊 𝒕𝒆𝒍𝒆𝒇𝒐𝒏𝒐 𝒑𝒆𝒓𝒔𝒐𝒏𝒂𝒍𝒆 348.3380088

Riflessioni a raccolta – 368

Dando per scontata la qualità delle cose che fai, ciò che crea davvero la differenza con i tuoi competitors sono le storie che racconti e il modo con cui le offri.

E le storie di successo sono costruite su 3 elementi fondamentali:

1- Ethos: l’esperienza diretta di chi parla e i valori che rappresenta;

2 – Logos: i fatti, le caratteristiche e i benefici;

3 – Pathos: tutte le emozioni positive e negative, le passioni, l’amore ma anche la rabbia.

Nel marketing e nella comunicazione si fa troppo spesso leva sui dati, sui numeri, sugli sconti, sulle offerte ma le persone accolgono meglio le esperienze raccontate, si lanciano volentieri nei panni degli altri perché amano fare propria l’esperienza altrui.

E una buona narrazione diventa efficace quando é capace di coinvolgere le persone in modo attivo.

Palace hotel Bari

Mi sembra davvero impossibile che il Palace Hotel chiuda.
Ho bellissimi ricordi del periodo in cui ho prestato la mia consulenza di comunicazione. Posso dire di aver avuto la fortuna di vivere e contribuire in modo attivo ai festeggiamenti dei 50 anni di attività (1956-2006). Ho conosciuto tante belle persone dal 2005 al 2007. Tutte molto professionali con le quali ho interagito in modo decisamente costruttivo. Con tutte ho ancora un ottimo rapporto. Ed è a loro che va il mio pensiero e tutta la mia solidarietà.
Qui uno dei tanti lavori di comunicazione realizzati in quel bellissimo lungo triennio.

Riflessioni a raccolta – 244

Se non vuoi eclissarti e sparire lentamente dal mercato devi provare a proporti in maniera innovativa. Devi sforzarti di tracciare strade nuove per crearti una identità unica e riconoscibile che ti differenzi. Insomma sarà il motivo per cui ti preferiranno.

Riflessioni a raccolta – 241

Attraverso una corretta ed efficace strategia di marketing (e io aggiungo di contenuti) il cliente avrà già tutte le info utili, la consapevolezza e il desiderio di acquisto di un prodotto o servizio per cui non sarà necessario nessuno sforzo per realizzare la vendita.