Da 27 anni lavoro con i linguaggi della comunicazione pubblicitaria per aiutare le aziende a vendere meglio. Creo strategie di comunicazione social, web e advertising classico per imprenditori e professionisti con lo scopo di avvicinare clienti e conquistare la loro fiducia. L’esperienza nell’advertising classico la applico alle grandi potenzialità dei nuovi media per costruire un'immagine di marca chiara e inequivocabile che alimenta la propensione all'acquisto. Inoltre, quello che so, lo metto a disposizione per attività di formazione.
Differenziati. Trova le caratteristiche che rendono unica e irripetibile la tua personalità e quella del tuo prodotto o servizio. È l’unica strada che ti consente di essere scelto per un motivo ben preciso e che non sia banalmente il prezzo più basso.
L’esigenza del cliente era estremamente definita e molto articolata. In sintesi ecco cosa mi veniva richiesto:
solidità e sicurezza,
forte legame con la nostra terra;
esplosione di vita e di gioia;
abbraccio tra due persone;
dai 2 soggetti dovevano prender forma e fiorire tante nuove vite.
Mi sembrava fosse un progetto irrealizzabile ma poi dopo tanto lavoro é nato questo marchio.
La Casa della Genitorialità è un servizio innovativo di sostegno e accompagnamento alle famiglie e ai neonati sin dai primi 1000 giorni di vita, il periodo in cui si costituiscono le fondamenta sulle quali costruire la capacità di crescere generazioni felici e sane.
Il progetto è finanziato con PON Inclusione Avviso 4/2016 con beneficiario la Regione Puglia e partner istituzionale l’Assessorato al Welfare del Comune di Bari. È gestito dalla rete di partenariato costituita da Fondazione Giovanni Paolo II onlus, Il Melograno Centro Informazione Maternità e Nascita, Mama Happy Centro Servizi Famiglie Accoglienti, Mamme Contatto, Idee Felicità Contagiosa e con accompagnamento e supervisione di Save the Children.
La Casa della Genitorialità si pone l’obiettivo principale di ridurre le disuguaglianze promuovendo una nuova cultura della maternità e genitorialità.
Favorire la formazione di un’identità genitoriale e sostenere i genitori, in particolar modo i soggetti più vulnerabili e fragili
Consolidare il lavoro di rete tra agenzie sociali, educative e sanitarie al fine di realizzare interventi multidisciplinari ed integrati a favore del singolo e del nucleo famigliare
Promuovere spazi di ascolto, accompagnamento e mutuo aiuto tra donne, neo genitori e l’intera comunità, anche in forma domiciliare, a partire dall’esperienza del concepimento
Favorire l’integrazione delle giovani mamme migranti e di coloro che sono a rischio di discriminazione ed esclusione sociale
Promuovere una cultura della nascita rispettosa dell’intimità, delle emozioni e dei bisogni affettivi della coppia e del bambino in una logica di città e comunità accogliente, inclusiva e fondata sulle pari opportunità.
Attraverso una corretta ed efficace strategia di marketing (e io aggiungo di contenuti) il cliente avrà già tutte le info utili, la consapevolezza e il desiderio di acquisto di un prodotto o servizio per cui non sarà necessario nessuno sforzo per realizzare la vendita.
Sono serie tv in formato verticale che stanno spopolando in Cina. Gli episodi durano mediamente tra i 3 e i 5 minuti, hanno un ritmo molto veloce e battute a effetto ricorrenti (le cosiddette punchline).
Si possono guardare per poco tempo, magari mentre si fanno brevi spostamenti urbani. Sono comunque pensate per collegarsi subito con quelle seguenti ed essere guardate tutte l’una dopo l’altra, un po’ come si fa spesso con Netflix ma con tempi molto più brevi.
Nelle serie tv verticali vengono usate delle tecniche inusuali per la televisione tradizionale, come la divisione in due o più parti dello schermo, per inquadrare più momenti diversi contemporaneamente e transizioni tra una scena e l’altra che ricordano un po’ lo stile dei fumetti.
Il “vertical drama” si svilupperà anche da noi? Difficile dirlo perché le serie televisive occidentali hanno preso strade diverse trasformando le singole puntate in piccoli film.
Inoltre, le puntate delle serie più recenti e di successo sono di solito lunghe un’ora o più, cosa che rende difficoltosa la visione tramite smartphone. Gli utenti cinesi sembrano anche più inclini di quelli occidentali a guardare serie tv sugli smartphone. Pensa che secondo Netflix, solamente il 20 per cento dei suoi utenti guarda film o serie tv da mobile.
Secondo me si aprono scenari interessanti per le aziende che vogliono fare storytelling. Staremo a vedere.