Torre a Mare (Bari)

Torre a Mare (Bari)
Chiesa del purgatorio (Santa Maria del Suffragio) – Gravina in Puglia
Oggi ti presento il nuovo marchio ideato per il progetto “Madri giardino” che nasce dall’esperienza sul campo di un gruppo di genitori (in particolare madri) dell’area San Cataldo, che nel 2013 hanno dato vita ad un comitato di genitori e figli. Un vero e proprio gruppo di azione civica.
In assenza di un giardino pubblico e di una piazza di quartiere, le madri hanno dato vita all’esperienza del ‘giardino condiviso’ della scuola Marconi.
Il Progetto Madri Giardino é stato quello di assumere pienamente la gestione dello spazio del cortile interscolastico principalmente in orario extra, per sperimentare una didattica innovativa con particolare attenzione alla didattica outdoor (primissima e prima infanzia).
Le due attività principali sono:
Il simbolo grafico ideato ha l’obiettivo di far vivere la piena condivisione tra genitori e giardino, dove il tronco dell’albero é costituito da sagome di persone-genitori con le braccia-rami protese ad alimentare la vita delle foglie-figli.
Le radici dell’albero si estendono a sottolineare e a reggere il logo Madri Giardino per diventare un unico simbolo con una forte personalità e una identità unica e riconoscibile.
Il carattere utilizzato é molto fresco, gioioso, vivo e poco istituzionale, proprio per sottolineare la rottura degli schemi di un giardino scolastico usato finalmente da tutto il quartiere.
I colori esaltano il desiderio profondo di vivere la natura nell’unico spazio verde disponibile nell’area di San Cataldo.
A Gravina in Puglia esiste la chiesa di Santa Maria delle grazie, molto particolare con una facciata davvero unica nel suo genere.
Un bizzarro e famoso prospetto riproduce lo stemma di Mons. Giustiniani che volle la costruzione del Santuario nel 1602 per destinarlo anche a residenza estiva del Vescovo e dei seminaristi.
Il prospetto del Santuario è ripartito in tre ordini e, sotto i rispettivi cornicioni, in alto leggiamo: “Sicut aquila provocans ad volandum pullos suos et super eos volitans expandit alas suas et portat eos” (Deut 32, 11); al centro è scritto: “Sanctae Mariae Gratiarum Matri Virgini Deiparae – Episcopus Gravinensis Vincentius Iustinianus Genuensis-Ex condominiis Chii-a fundamentis erexit 1602” Questa scritta è del 1710. Al centro osserviamo uno scudo retto da due angeli alati in movimento che fanno da ornamento ad una fascia cartoccio su cui è incisa la frase: “Turris fortitudinis a facie inimici” (Salmo 60).
Sulla facciata in altorilievo campeggia una grande Aquila ad ali spiegate con una corona regale in testa tempestata di pezzi di vetri cromatici. Nell’occhio dell’aquila un pezzo di cristallo attira lo sguardo del visitatore per i riverberi dei raggi solari.
#massimodanza #lemiefoto #gravinainpuglia
I social network per le aziende non sono gratis.
Il ponte dell’acquedotto visto dalle scale del bastione medievale. Sull’altra sponda della gravina si vede il campanile della chiesa rupestre Madonna della Stella.
Va benissimo un PED (piano editoriale) per creare sui social contenuti che siano utili a produrre un buon engagement (coinvolgimento, attaccamento emotivo del consumatore nei confronti di una marca).
Ma non dobbiamo assolutamente dimenticare il valore della spontaneità e della semplicità che creano una grande relazione di empatia con chi ci segue. E che probabilmente diventa lo stimolo determinante per trasformare la buona relazione sui social in concrete azioni di acquisto.
Ponte dell’acquedotto e sullo sfondo la cattedrale