Da 27 anni lavoro con i linguaggi della comunicazione pubblicitaria per aiutare le aziende a vendere meglio. Creo strategie di comunicazione social, web e advertising classico per imprenditori e professionisti con lo scopo di avvicinare clienti e conquistare la loro fiducia. L’esperienza nell’advertising classico la applico alle grandi potenzialità dei nuovi media per costruire un'immagine di marca chiara e inequivocabile che alimenta la propensione all'acquisto. Inoltre, quello che so, lo metto a disposizione per attività di formazione.
Prima di andare in vacanza ti presento uno degli ultimi lavori di Brand Identity che ho realizzato.
Si tratta del marchio che Radici Future Produzioni mi ha chiesto di realizzare per la nuova rassegna di eventi ideati dal presidente Leonardo Palmisano per il Comune di Sammichele di Bari e che si svolgeranno a settembre.
Il particolare architettonico di una torre del castello di Sammichele poggia sulla sagoma di 2 libri che sono il fulcro della rassegna. Gli elementi grafici della torre e dei libri sono in continuità tra loro grazie alla tecnica della figura fondo.
Il simbolo iconico è retto da un font molto stretto che compone il logo “il castello di libri di Sammichele di Bari”. Caratterizzante é il testo ‘di Bari’ che si sviluppa all’interno della scritta ‘Sammichele’ nello spazio ottenuto accorciando le 2 M.
Il colore riprende la tonalità più scura presente sull’esterno della struttura architettonica del castello.
Il simbolo che ho ideato per il logo Terra di Bari consiste nella versione stilizzata della “V” rovesciata che identifica la prima lettera della parola Vere (“veramente”) che apre la preghiera di una delle pergamene degli Exultet.
L’Exultet è il rotolo in pergamena che contiene il solenne canto recitato dal diacono al culmine della veglia Pasquale. Il testo della pergamena è realizzato con il Bari-type (la scrittura beneventana). Riporta finissime miniature colorate, decorazioni e medaglioni laterali, disegnate in senso contrario al testo. Questa impostazione consentiva ai fedeli presenti in chiesa di vedere le immagini dal pulpito mentre il lettore dell’Exultet lo srotolava e lo leggeva.
Al mondo ce ne sono solo 28 e il Museo Diocesano di Bari ne custodisce quattro. Gli Exultet sono pergamene liturgiche scritte e miniate nell’Italia meridionale tra il X e il XIV secolo. Si tratta di un vero e proprio tesoro dal punto di vista religioso, storico, artistico e letterario.
Per il resto il marchio è costituito dalla scritta -Terra di- decisamente più piccola al fine di esaltare in modo chiaro e definito il nome sottostante della città di BARI. Il font per le quattro lettere BARI è stato appositamente disegnato per esaltare la personalità del logo.
Il simbolo grafico è rosso su fondo bianco per riprendere le cromie dello stemma della città di Bari.
Oggi ti presento l’ultimo lavoro di Brand Identity che ho realizzato.
Si tratta del marchio per la Biblioteca comunale di Erchie dedicata a Francesca Morvillo vittima di mafia insieme a suo marito Giovanni Falcone. La biblioteca dal 1° settembre è stata affidata alla gestione della nostra cooperativa Radici Future.
Ho realizzato un segno grafico che cerca di fare sintesi di 3 elementi. Prima di tutto rappresenta la B di Biblioteca. Ma grazie alla sua particolare costruzione grafica, il ribaltamento a specchio dello stesso simbolo consente di vedere una E, la e di Erchie. Inoltre, questo simbolo grafico è disegnato in modo da far ‘sentire’ la presenza di 2 libri poggiati uno sull’altro.
I due elementi grafici che rappresentano la B e la E sono stati posizionati in modo da toccarsi e congiungersi in 2 punti creando una continuità visiva nel segno grafico che rafforza l’identità e la personalità.
Il marchio graficamente ha un asse centrale portante ma visivamente si apre sia verso sinistra (la cultura che arriva dal passato) che verso destra (la cultura che consente di avere uno sguardo sul futuro).
Il colore utilizzato per il simbolo grafico è il blu, colore dominante nello stemma del comune di Erchie per radicare ancora di più al territorio il marchio della biblioteca.
Oggi ti presento la nuova brand identity che ho ideato per la community dei Runners Pugliesi. Da ex runner (purtroppo non posso correre da oltre 2 anni per un problema al ginocchio) sono davvero felice e orgoglioso di aver dato vita a questo marchio che vuole rappresentare in modo trasversale tutti i runners della Puglia.
Ringrazio Giorgio Barsanti per aver pensato a me quando ha avvertito l’esigenza di dare una identità e una personalità decisamente più chiara e più professionale alla community.
Con Giorgio abbiamo condiviso subito l’idea di creare un marchio che fosse di grande impatto visivo ma anche molto semplice ed essenziale. Il segno grafico appare molto chiaro e inequivocabile. Con un semplice e quasi banale taglio grafico si percepiscono con facilità le due lettere R e P. Con la tecnica della figura fondo si riesce a ‘leggere’ facilmente la sagoma di un runner che entra nel corpo della lettera. Alla solidità della lettera fa da contrasto il dinamismo della sagoma in corsa. Quindi vien fuori l’immagine di una community solida ma al tempo stesso in costante movimento come i runners.
In coerenza con il simbolo grafico, per il logo è stato utilizzato un font molto deciso e in versione bold.
Tutti gli elementi sono allineati a bandiera a sinistra. Così si crea una linea visiva verticale che diventa una sorta di start. Tutto il marchio si protende verso destra conferendo complessivamente una sensazione di “dinamismo stabile” 🙂
Per i colori ho lasciato quelli esistenti nel marchio precedente perchè hanno il pregio di non identificare nessun luogo specifico della Puglia.
Oggi ti presento il primo di una serie di nuovi lavori di brand identity. Questa volta la descrizione del ‘vestito’ di comunicazione te la faccio proporre da chi mi ha commissionato il lavoro. Il presidente, fondatore e giornalista Antonio V. Gelormini
La Compagnia degli Exsultanti veste una nuova ‘miniatura’
La Compagnia degli Exultanti è un gruppo di appassionati e di studiosi, nato per favorire conoscenza, valorizzazione e promozione di quello straordinario patrimonio pergamenaceo medievale rappresentato dai rotoli di Exultet.
Un tesoro che conta solo 28+4 rotoli sopravvissuti al mondo, di cui 1/4 è custodito in Puglia (4 rotoli a Bari e 3 a Troia). Un’eredità della raffinata cultura e tradizione miniaturista benedettine, ancora poco conosciuta ma ricca di spunti e forza attraente, per visitatori particolarmente attenti alle tracce della storia, della fede, della devozione e dell’espressione artistica in senso lato.
Grazie alla creatività di Massimo Danza, il logo dell’Associazione nella sua nuova veste grafica, incorpora la E tipica dell’incipit di ciascun rotolo, nella sua ispirazione medievale al font tipico del cosiddetto Bari-type. Abbinata nel naming al richiamo della versione descrittiva originale, nella formula coniata da Sant’Ambrogio (Exsultet). Anche le cromie utilizzate sono tutte declinazioni di colori e sfumature che ritroviamo nei preziosi rotoli di pergamena medievali.
La presenza della E, nello stile pergamenaceo, intende caratterizzare sia la predisposizione all’accoglienza – nell’evidente apertura delle sue braccia, che si fanno quasi darsene portuali – sia la responsabile e ambiziosa funzione di ponte e congiunzione tra culture e saperi, segnata dalla forza simbolica della luce – celebrata nei rotoli e nella liturgia da essi cantata – autentico faro per tutti e per ciascuno.
Un rimando, nel contempo, al carattere plurale del suo raggio d’azione culturale: summa e somma (Σ) degli stimoli e delle finalità volte alla crescita e al benessere comune, attraverso l’azione declinata e pratica delle iniziative intraprese, nonché dei consessi di dialogo e di confronto promossi.
A partire dalla sua costola “Accademia dell’Acquasale” – un convivio di Autori, per il racconto del territorio nelle diverse espressioni artistico-culturali – che diventa anche l’originale valore aggiunto a una serie di itinerari tipicamente mediterranei, dando forma a un impegno a più voci: per rilanciare la quotidianità mediterranea, valorizzandola nel incontro, nello scambio e nei giochi di sponda intellettuali.
Scrittori, pittori, fotografi, musicisti, danzatori, attori, interpreti ed animatori di cultura, creativi trasversali, per realizzare incontri di grande respiro, che possano esaltare la grandezza delle pietre di questa terra, ma nel contempo celebrare la forza d’animo e di pensiero delle persone che le abitano e che da sempre le nobilitano.
Compagnia e Accademia, quindi, incroceranno le loro attività per realizzare eventi conviviali di confronto e di riflessione, per valorizzare ulteriormente l’indole artistica di Puglia e l’identità meridiana, che anima le trame della sua caleidoscopica rete di caratteri, di linguaggi, di costumi e di sensibilità.
L’associazione Agorà Salute, Ente del Terzo Settore, mi ha incaricato di ideare e realizzare il proprio marchio identificativo. L’obiettivo é quello di comunicare la mission dell’Associazione che si propone come luogo privilegiato di relazione e di condivisione tra tutti gli operatori che si muovono intorno al mondo farmaceutico.
Il simbolo ideato fonda la sua forza visiva sulla sagoma di una croce da farmacia che si apprezza grazie alla tecnica della figura fondo. La croce bianca (fondo) si delinea con le sagome stilizzate di quattro persone posizionate intorno ad un tavolo quadrato (figura) che simboleggiano il confronto tra operatori del settore farmaceutico.
Il simbolo vuole essere anche una testimonianza di coesione e di forza propositiva grazie ai quattro quadratini più scuri di intersezione tra le sagome umane che evocano il gesto di tenersi per mano.
L’elemento circolare che rappresenta la testa della sagoma posta sotto il simbolo, diventa il punto di contatto e di unione con il logo Agorà. Nella parola Agorà si è voluto enfatizzare la specularità della A iniziale e finale aumentando in modo rilevante la dimensione del carattere. Le tre lettere intermedie sono decisamente più piccole e non allineate alla base delle due A per creare lo spazio visivo che accoglie nella parte sottostante la parola salute.
Un ulteriore elemento distintivo di questo marchio è il modo con cui é rappresentato l’accento sull’ultima A, inglobato nella parte superiore della lettera a vantaggio di un migliore bilanciamento visivo di tutto il marchio.
Ovvio e quasi inutile aggiungere che le cromie usate sono differenti gradienti di verde per richiamare immediatamente l’ambito farmaceutico.
L’esigenza del cliente era estremamente definita e molto articolata. In sintesi ecco cosa mi veniva richiesto:
solidità e sicurezza,
forte legame con la nostra terra;
esplosione di vita e di gioia;
abbraccio tra due persone;
dai 2 soggetti dovevano prender forma e fiorire tante nuove vite.
Mi sembrava fosse un progetto irrealizzabile ma poi dopo tanto lavoro é nato questo marchio.
La Casa della Genitorialità è un servizio innovativo di sostegno e accompagnamento alle famiglie e ai neonati sin dai primi 1000 giorni di vita, il periodo in cui si costituiscono le fondamenta sulle quali costruire la capacità di crescere generazioni felici e sane.
Il progetto è finanziato con PON Inclusione Avviso 4/2016 con beneficiario la Regione Puglia e partner istituzionale l’Assessorato al Welfare del Comune di Bari. È gestito dalla rete di partenariato costituita da Fondazione Giovanni Paolo II onlus, Il Melograno Centro Informazione Maternità e Nascita, Mama Happy Centro Servizi Famiglie Accoglienti, Mamme Contatto, Idee Felicità Contagiosa e con accompagnamento e supervisione di Save the Children.
La Casa della Genitorialità si pone l’obiettivo principale di ridurre le disuguaglianze promuovendo una nuova cultura della maternità e genitorialità.
Favorire la formazione di un’identità genitoriale e sostenere i genitori, in particolar modo i soggetti più vulnerabili e fragili
Consolidare il lavoro di rete tra agenzie sociali, educative e sanitarie al fine di realizzare interventi multidisciplinari ed integrati a favore del singolo e del nucleo famigliare
Promuovere spazi di ascolto, accompagnamento e mutuo aiuto tra donne, neo genitori e l’intera comunità, anche in forma domiciliare, a partire dall’esperienza del concepimento
Favorire l’integrazione delle giovani mamme migranti e di coloro che sono a rischio di discriminazione ed esclusione sociale
Promuovere una cultura della nascita rispettosa dell’intimità, delle emozioni e dei bisogni affettivi della coppia e del bambino in una logica di città e comunità accogliente, inclusiva e fondata sulle pari opportunità.
L’associazione Laici Missionari di Noci (Ba) si è trasformata in Laici Missionari – Odv e mi ha incaricato di realizzare il restyling del marchio con degli obiettivi ben precisi:
1- Ripensare il marchio in relazione al nuovo acronimo;
2- Aumentare la stabilità grafico/visiva per conferire alla Odv una maggiore istituzionalità;
3- Non perdere completamente il dinamismo del segno esistente;
4- Renderlo più moderno;
5- Mantenere un legame forte con il passato per garantire la riconoscibilità.
Qui puoi vedere il confronto tra il vecchio marchio e la nuova versione da me ideata e approvata qualche giorno fa 😊.
Un nuovo studio odontoiatrico sta per aprire la sua sede a Bari. Insieme al cliente ho fatto un percorso di progettazione intenso della Brand Identity. Abbiamo esplorato molte strade e alla fine abbiamo definito questo marchio/logo.
Il simbolo grafico esprime sia la forma di un dente stilizzato che la F iniziale di Ferlàn. Tutto con un segno morbido e avvolgente, quasi un abbraccio al fine di trasferire serenità al cliente che deve sentirsi accolto.
Il logo Ferlàn é realizzato con un font deciso e ampio nei tratti. Questo ci consente di conferire sicurezza e stabilità. Le singole lettere presentano volutamente un’alternanza di angoli spigolosi e tondi. Proprio con l’obiettivo di creare un logo istituzionale e rassicurante ma non troppo rigido e freddo.
I colori sono decisamente fuori dai canoni del settore. Nessun azzurro o verde ambulatorio e/o ospedale. I colori usati sono coerenti con le cromie degli ambienti dello studio per aumentarne la personalità e riconoscibilità sia all’interno dell’ambiente che all’esterno verso i competitors.
Un piccolo vezzo l’accento di colore amaranto sul grigio del logo Ferlàn.
Oggi ti presento il marchio che ho ideato per LEGAL YOUNG, il festival letterario che si svolgerà a Bari organizzato da Caps, Comune di Bari, Artes, Associazione Kreattiva, il nuovo Fantarca e Informa. Il festival é dedicato alla lettura di libri che promuovono la legalità tra i giovani.
Graficamente é stata individuata una forma che esprime contemporaneamente il significato di bilancia (legalità) e di figura umana. Questo elemento grafico é realizzato in modo che può essere ripetuto e collegato all’infinito.
Il segno grafico che identifica la legalità diventa l’elemento fondamentale di legame e di connessione sociale tra le sagome che raffigurano le persone.
Cromaticamente si è scelto di utilizzare il rosso su fondo bianco. I 2 colori che identificano la città in cui si svolge il festival, Bari.