La tua fan page di Facebook non è un’alternativa al tuo sito. Sono due strumenti che lavorano in sinergia. Facebook avvicina il tuo business al cliente e al potenziale cliente in modo meno istituzionale. Produce una relazione stabile e duratura con il tuo fan ma poi lo deve portare sul tuo sito (casa tua) dove proponi e chiudi la vendita.
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Riflessioni a raccolta 189
Riflessioni a raccolta 292
In qualsiasi ambito lavorativo, il criterio fondamentale nella scelta di un consulente, di un’azienda, di un servizio e anche di un prodotto é quello della percezione.
La percezione nasce da tutto ciò che comunichiamo e dal modo con cui lo facciamo.
Se io non comunico nulla, non sono percepito per niente. Quindi, per i clienti che dovranno scegliere io non esisto.
La percezione poi dipende da cosa comunichiamo, quindi é fondamentale condividere informazioni utili e preziose.
Più i nostri contenuti saranno di valore e di reale interesse, più alto sarà il valore che ci verrà attribuito in professionalità e in predisposizione a trovare le migliori soluzioni ai problemi di lavoro.
Meglio ancora se lo facciamo il giorno di pasquetta, quando probabilmente nessuno si aspetta nulla 😊
Riflessioni a raccolta 291
Durante il lockdown alcuni miei clienti non sono propensi a comunicare attraverso i social. Partono dal presupposto che essendo bloccata l’attività dal decreto, non possono vendere e quindi non c’è molto da comunicare o addirittura che non sia opportuno.
Io cerco di far capire che non si può commettere questo errore spiegando che chi continuerà ad essere vicino ai clienti oggi sarà premiato domani alla ripresa. Le persone ricordano bene chi c’era nelle difficoltà. Ma vediamo come si può comunicare:
Produci contenuti di informazione legati al periodo, perché tu sai meglio di chiunque altro di cosa potrebbero aver bisogno i tuoi clienti proprio durante il lockdown.
Continua pure a mantenere le inserzioni a pagamento ma controlla i testi e le immagini usate per evitare che possano ledere la sensibilità delle persone in questo periodo di lockdown.
Modera i toni della comunicazione. Devi essere pacato ed evitare l’eccesso di ironia che in questo momento potrebbe non essere recepita nel modo giusto.
Fai in modo che il tono dei tuoi messaggi sia leggero, informativo o che abbia la finalità di offrire un momento di svago o di intrattenimento.
Riflessioni a raccolta 188
Facebook ci restituisce una incredibile quantità di dati che se monitorati con frequenza e correttamente analizzati, ci consentono di migliorare in modo costante l’efficacia delle inserzioni a pagamento.
Riflessioni a raccolta 187
Non arrendiamoci mai. Lavoriamo intensamente verso l’obiettivo che vogliamo raggiungere e crediamoci sempre. Se ci arrendiamo non sapremo mai se sarebbero arrivate le cose migliori. Avremo deciso di non sapere. 😊
Riflessioni a raccolta 288
L’esperienza di questi giorni di lockdown in cui mi sto impegnando a:
- lanciare messaggi utili per la comunità,
- realizzare comunicazioni di invito a seguire le regole restrittive per il coronavirus,
- produrre spunti di riflessioni per generare ottimismo,
mi conferma pienamente il concetto di Sinek.
Evidentemente sui social, questo mio atteggiamento sta ispirando positivamente alcune persone che direttamente o indirettamente diventano fonte di ispirazione per nuove idee.
Una sorta di percorso virtuoso in cui più dai e più ricevi.
Riflessioni a raccolta 287
Coronavirus: disastro o opportunità?
Voglio proporti una lettura diversa del momento difficile che stiamo vivendo. Invece di abbatterci e scoraggiarci dobbiamo guardare a questo momento come ad una opportunità.
È l’occasione che ci viene data per azzerare tutto e ripartire. È l’occasione per dire basta alle divisioni. È l’occasione per unirci e lavorare tutti verso un unico obiettivo. È l’occasione per l’Italia di ritrovare se stessa, la sua vera identità.
Questo é il momento di abbandonare al loro triste destino tutti coloro che remano contro anche in questo momento storico. Potranno avere ancora un po’ di consenso oggi, ma non avranno futuro.
Dobbiamo essere prudenti, rispettosi delle regole, perseveranti, fiduciosi e uniti nella concordia ne verremo fuori tutti.
Dopo la Cina siamo stati il primo paese europeo a vivere la contaminazione. Se sapremo gestirla bene saremo i primi ad uscirne. Ecco dove sta l’opportunità. Lavoriamo sodo, lavoriamo uniti e potremo davvero ripartire e tornare ad essere un paese trainante. Forza!
Riflessioni a raccolta 286
Riflessioni a raccolta – 286
In questo periodo ci sono 2 tipi di errore che stanno commettendo alcune aziende:
1- quelle che non vogliono comunicare fino alla ripresa delle attività, e questo lo abbiamo visto con la riflessione 285 che ti invito a guardare.
2- quelle aziende che continuano a comunicare senza cambiare registro. Come se non stia succedendo nulla. Continuando a proporre anche inserzioni a pagamento che spesso risultano fuori contesto.
Se da un lato non si può sparire e abbandonare i clienti, dall’altro non è corretto fare finta di nulla e mantenere lo stesso PED (piano editoriale). Agli occhi dei fan sembra che l’azienda viva su Marte, avulsa dal contesto del momento in cui stiamo vivendo.
Ora è il tempo di essere vicini ai fan delle pagine comunicando le informazioni utili, infondendo un po’ di serenità e creando intrattenimento. Cioè le aziende devono essere presenti per coccolare i clienti, per farli sentire meno soli in questo momento di isolamento.
Riflessioni a raccolta 285
Alcuni clienti mi stanno chiedendo di sospendere l’attività di comunicazione.
Partono dal presupposto che essendo bloccata l’attività dal decreto coronavirus, non possono vendere e quindi non c’è molto da comunicare.
Non è così. Possiamo raccontare come l’azienda sta affrontando l’emergenza, possiamo veicolare informazioni utili, possiamo comunicare positività e fiducia nel futuro e tanto altro. Insomma non è il momento di abbandonare il campo.
Chi continuerà ad essere vicino ai clienti oggi sarà premiato domani alla ripresa. Le persone ricordano bene chi c’era nelle difficoltà.
Come dice un vecchio detto: i veri amici si vedono nel momento del bisogno.