Basilica di San Nicola: un capolavoro dell’architettura romanica, un luogo dove la fede e l’arte si fondono in perfetta armonia.
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La Basilica di San Nicola
Entrando in Basilica, dalla navata centrale si ha una visione delle gallerie superiori, dette matronei, che convogliano lo sguardo verso l’arcone di separazione (detto anche iconostasi), oltre il quale troneggia il bellissimo ciborio.
La struttura, già possente di per sé, appare ancor più massiccia grazie ai tre arconi che attraversano da una parte all’altra la navata centrale. Furono costruiti nel Quattrocento allo scopo di rinforzare la Basilica, messa in pericolo dal forte terremoto del 1456.
Ingresso cripta Basilica di San Nicola
Col naso all’insù
Basilica di San Nicola – Bari
Basilica di San Nicola
Sotto il transetto in corrispondenza del presbiterio é collocata la cripta della basilica di San Nicola a Bari. Alla cripta si accede grazie a 2 scalinate presenti nelle navate laterali protette da plutei traforati.
Dettagli Nicolaiani
Basilica di San Nicola – Bari
Disallineamento
Ambone della cattedrale di San Sabino di Bari
Internamente la chiesa, che è stata spogliata di tutte le strutture barocche, si presenta nella sua nuda solennità, con tre navate separate da due file di otto colonne slanciate, provenienti probabilmente dall’edificio bizantino.
Sopra gli archi, a doppio profilo, si aprono finti matronei con ampie trifore racchiuse in grandi archi di scarico.
Alla settima arcata sul lato destro della navata, si nota il pulpito ricomposto (1955) con frammenti originari dell’XI e XII secolo.
L’ambone rappresenta la metafora architettonica della pietra del Sepolcro di Cristo rotolata il giorno della Resurrezione, su cui apparve l’Angelo per annunciare che Lui non era più lí dentro. Ecco perché é in pietra ed ecco perché nella storia veniva usato la notte di Pasqua dal Diacono per la proclamazione dell’Exultet, di cui si custodisce un prezioso rotolo nel Museo Diocesano.
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