Vuoi essere scelto? Definisci la tua unicità.

Oggi voglio parlarti di due concetti fondamentali per chiunque voglia distinguersi e avere successo nel proprio campo: la definizione della propria unicità e l’importanza di chiedersi continuamente perché i clienti dovrebbero preferirvi. Questi due principi sono le chiavi per costruire un personal brand forte e riconoscibile.

𝐕𝐮𝐨𝐢 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐬𝐜𝐞𝐥𝐭𝐨? 𝐃𝐞𝐟𝐢𝐧𝐢𝐬𝐜𝐢 𝐥𝐚 𝐭𝐮𝐚 𝐮𝐧𝐢𝐜𝐢𝐭à.
In un mondo saturato di offerte e competenze, essere un professionista competente non basta più. Ciò che davvero fa la differenza è la tua unicità. Quali sono le tue qualità distintive? Quali competenze, esperienze o valori ti rendono unico? Riflettere su questi aspetti ti aiuta a definire un’identità chiara e a trasmetterla in modo efficace al tuo pubblico.
Pensa a quante persone fanno ciò che fai tu. Ma nessuno lo fa esattamente come te. La tua unicità può essere una combinazione di diverse competenze, un approccio innovativo, la tua storia personale o i valori che rappresenti. Prenditi il tempo per esplorare e identificare questi elementi. Una volta definiti, assicurati che siano visibili in tutto ciò che fai: dal tuo sito web ai tuoi profili social, dai tuoi discorsi pubblici ai tuoi incontri di networking.

𝐃𝐨𝐦𝐚𝐧𝐝𝐚𝐭𝐢 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐯𝐨𝐧𝐨 𝐩𝐫𝐞𝐟𝐞𝐫𝐢𝐫𝐞
Definire la tua unicità è solo il primo passo. Il secondo, altrettanto cruciale, è mantenere costantemente un’attenzione critica su di essa. Domandati sempre: perché un cliente dovrebbe scegliere me rispetto ad altri? Questa domanda non solo ti aiuta a mantenere alta la qualità del tuo lavoro, ma ti spinge anche a rimanere rilevante e competitivo.

Chiederti continuamente “perché ti devono preferire” ti permette di adattare la tua offerta alle esigenze del mercato, migliorare i tuoi servizi e affinare il tuo messaggio. Ti costringe a guardare oltre l’ovvio e a trovare nuove opportunità per eccellere e soddisfare i tuoi clienti. Inoltre, ti incoraggia a essere proattivo, anticipando le tendenze e le aspettative del tuo pubblico.

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Pubblicato da

Massimo Danza

Che fossi un creativo pubblicitario lo hanno capito subito. Nel freddo inverno del 1965 nasco con 24 giorni di ritardo. In quasi un mese tutti chiedono di me, tutti si domandano come mai, tutti mi aspettano incuriositi. Realizzo così il mio primo teaser. La grande curiosità, la voglia di conoscere e l’istinto innato di esplorare mi porta a muovere i primi passi già a 7 mesi. La comunicazione sembro averla nel sangue perchè a 10 mesi già parlo. A 7 anni mostro di saper usare l’ambient marketing, il nonconventional e il flash-mob: in piazza Duomo, a Firenze, sparo al massimo il volume della radiolina e ballo; alla fine si abbasso i pantaloni per mostrarmi come il David di Michelangelo. A 10 anni invento il mio smartphone: allargo pollice e mignolo della mano destra e telefono ai miei amici. Poi unisco il pollice con l'indice delle due mani, inquadro, scatto foto e salvo i file nella mia memoryhead. A 12 anni sono già social: quando incontro gli amici condivido le mie esperienze, le spiego in modo dettagliato come fossero foto e tutti mi dicono ’mi piace’. Poi ho studiato, ho affinato le tecniche, ho fatto esperienza e dal 1989 lavoro e continuo a scrivere storie di successo insieme alle aziende per le quali lavoro. Qualche volta ho anche la pretesa di insegnare le cose che so e di raccontare con entusiasmo la mia esperienza.

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